L’arte dei costumi di scena assume un ruolo centrale nella definizione visiva e narrativa dei personaggi al cinema e in tv. A partire dal 27 giugno, Cinecittà ospita un’esposizione dedicata ai capi realizzati per tre importanti produzioni italiane e internazionali, creando un collegamento diretto tra l’arte sartoriale e il racconto sullo schermo. Da angelina jolie a luisa ranieri, passando per tecla insolia, si possono ammirare gli outfit che hanno accompagnato attori e attrici nella costruzione delle loro interpretazioni più notevoli.
il valore dei costumi di scena nel film su maria callas con angelina jolie
Nel biopic “Maria”, diretto da pablo larrain, angelina jolie interpreta maria callas, un ruolo complesso che ha richiesto una trasformazione profonda. L’attrice ha voluto sottolineare quanto i costumi siano stati fondamentali per entrare nello spirito del personaggio. Massimo cantini parrini, il costumista di riferimento, ha prodotto circa 200 bozzetti per la jolie e realizzato 60 abiti specifici per il film. Alcuni dei capi più significativi sono stati confezionati dalla sartoria tirelli trappetti, tra cui un vestito da sera composto da un corpetto avorio ricamato con strass e perle e una gonna nera ampia, oltre agli abiti storici indossati da callas nelle sue famose interpretazioni operistiche, come la Tosca firmata zeffirelli nel 1964 e Anna Bolena di visconti del 1957. L’accuratezza dei dettagli supporta la straordinaria fedeltà storica e aiuta a definire la dimensione della diva lirica sullo schermo. Il film ha ottenuto ampi riconoscimenti, vincendo 6 David di Donatello e ottenendo due nomination agli Oscar, elementi che sottolineano il successo dell’opera e l’importanza del lavoro sartoriale.
gli outfit di luisa ranieri e jasmine trinca nei costumi del film diamanti
Il film “Diamanti” di ferzan ozpetek si è imposto come il più visto nel 2024 e il titolo di maggior incasso del regista turco. La narrazione ruota attorno a due sorelle, alberta e gabriella canova, interpretate da luisa ranieri e jasmine trinca, che gestiscono una sartoria. Di conseguenza, i vestiti assumono un peso narrativo particolare. Gli abiti esposti sono curati dalla stessa sartoria tirelli trappetti e riflettono l’eleganza e la complessità dei personaggi. Le mise rappresentano lo stile e l’identità delle protagoniste, intrecciando elementi contemporanei e dettagli classici, in grado di evocare un’atmosfera intensa e palpabile. Il successo del film al botteghino rende ancor più interessante osservare da vicino i capi che hanno accompagnato le attrici durante le riprese, visibili in mostra a cinecittà e accompagnate da racconti sui processi creativi e artigianali.
la serie l’arte della gioia: i costumi originali di tecla insolia e valeria bruni tedeschi
Dopo l’esordio mondiale al festival di berlino, la miniserie “l’arte della gioia” firmata da valeria golino adatta l’omonimo romanzo di goliarda sapienza, portandolo sul piccolo schermo con un cast premiato e apprezzato. Tecla insolia, protagonista con il ruolo di modesta spataro, ha ricevuto il David di Donatello come migliore attrice all’età di 21 anni. Per questa serie, la costumista maria rita barbera ha realizzato cinque abiti, alcuni indossati proprio da tecla insolia, che riflettono la crescita del personaggio e la sua complessità emotiva. Altre attrici coinvolte, come valeria bruni tedeschi e alma noce, hanno contribuito a trasmettere con la loro presenza scenica l’anima della storia attraverso abiti capaci di raccontare epoche e stati d’animo. La mostra a cinecittà consente di scoprire le sfumature dei costumi dietro le quinte della produzione, mettendo in luce la cura e la precisione sartoriale della serie.
Full di regine a cinecittà: un ciclo di tour guidati ogni sabato mattina
L’esposizione, oltre alla possibilità di ammirare da vicino i costumi, viene proposta con una serie di tour guidati, a partire dal 5 luglio ogni sabato mattina. Questi percorsi offrono una lettura dettagliata delle creazioni sartoriali, accompagnando i visitatori nella comprensione del valore narrativo e artistico degli abiti. Cinecittà diventa quindi luogo di approfondimento e scoperta, capace di unire cinema, teatro e moda sotto una luce diversa. La manifestazione valorizza il lavoro di costumisti e sartorie, riconosciuti come pilastri fondamentali per la creazione di personaggi credibili e memorabili nel mondo audiovisivo. Grazie a questa iniziativa, gli appassionati hanno l’opportunità di osservare come ogni abito contribuisca a definire personalità, contesti storici e atmosfere, nel rispetto della precisione storica e della visione artistica dei registi.