Francis kaufmann, l’uomo accusato di aver ucciso Anastasia trofimova e la sua bambina Andromeda, ha trascorso almeno quindici giorni dormendo insieme a loro nella villa Pamphili a roma. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, sono arrivate a questa ricostruzione grazie all’esame delle celle telefoniche e ai tabulati del telefono del californiano.
Le visite e la convivenza in villa pamphili nei giorni precedenti all’omicidio
I detective hanno stabilito che kaufmann condivideva lo stesso spazio con Anastasia e Andromeda, passando le notti nell’abitazione situata nel cuore di Roma. L’analisi dei dati mobili ha confermato la presenza continua dei tre all’interno della villa per oltre due settimane. Questo elemento è fondamentale per ricostruire il clima che precedette gli eventi tragici. Nel periodo tra maggio e giugno, la convivenza appariva stabile e senza particolari segni di tensione ai primi controlli investigativi.
Oltre alla permanenza notturna, gli accertamenti sulle località indicate dalle celle telefoniche hanno mostrato come i protagonisti si spostassero regolarmente nella zona circostante. La routine prevedeva spostamenti verso il mercato di San Silverio, luogo dove si recavano per le attività quotidiane.
La routine quotidiana intorno al mercato di san silverio
Gli investigatori hanno individuato nel mercato di San Silverio uno snodo chiave per comprendere l’ultimo periodo di vita di Anastasia e della figlia. Secondo i dati, i tre si recavano ogni mattina in quella zona per lavarsi e fare colazione. Questi momenti di normalità , ripetuti con una certa regolarità , sono emersi dai tabulati telefonici e dalle celle che identificavano la loro posizione esatta.
Tali informazioni risultano importanti per delineare un quadro preciso della loro quotidianità prima che la tragedia si consumasse. L’area del mercato diventa quindi parte integrante delle indagini, in quanto testimone involontario di una routine compromessa poco dopo.
La morte di anastasia trofimova tra il 3 e il 4 giugno
L’interpretazione dei dati ha portato gli inquirenti a fissare tra il 3 e il 4 giugno la data probabile del decesso di Anastasia trofimova. Dalla sera di quei giorni il telefono di kaufmann è risultato spento o non raggiungibile, circostanza che fa supporre il verificarsi dell’evento in quel lasso di tempo.
Il silenzio telefonico ha rappresentato un punto di svolta nelle indagini. È proprio a partire da quel momento che gli investigatori hanno iniziato a ricostruire la dinamica dell’omicidio e a collegare la scomparsa dei segnali con il duplice delitto. La testimonianza indiretta dei tabulati, quindi, ha consentito un primo orientamento temporale degli eventi.
Accertamenti orari e approfondimenti
L’accertamento preciso delle infezioni orarie ha aiutato i magistrati a definire un contesto circoscritto, fondamentale per procedere con ulteriori approfondimenti su movimenti e possibili testimoni o prove.