Home News Dopo le nozze, le campionesse di volley denunciano insulti omofobi e sessisti: «È una questione culturale»
News

Dopo le nozze, le campionesse di volley denunciano insulti omofobi e sessisti: «È una questione culturale»

Share
Dopo le nozze, le campionesse di volley denunciano insulti omofobi e sessisti: «È una questione culturale»
Dopo le nozze, le campionesse di volley denunciano insulti omofobi e sessisti: «È una questione culturale»
Share

Il 13 giugno 2023, Gaia Moretto e Valentina Arrighetti, due celebri ex campionesse italiane di pallavolo, hanno coronato il loro sogno d’amore sposandosi a Torriglia, un incantevole comune situato sulle colline che circondano Genova, città natale di Valentina. Questo momento, che avrebbe dovuto essere celebrato per la sua bellezza e significato, si è invece trasformato in un triste episodio di intolleranza e discriminazione. Le due atlete hanno denunciato il diluvio di insulti omofobi e sessisti ricevuti tramite i social media, evidenziando una problematica più profonda e radicata nella nostra società.

Dopo la cerimonia, Moretto e Arrighetti hanno deciso di condividere alcuni momenti del loro matrimonio attraverso i social. Tuttavia, accanto ai messaggi di congratulazioni e affetto, hanno dovuto affrontare una valanga di commenti denigratori, in particolare su piattaforme come Facebook e Instagram. In un’intervista al Corriere della Sera, Gaia ha spiegato: «Su TikTok, dove il pubblico è più giovane, i commenti sono stati rispettosi. Sulle altre piattaforme, frequentate da utenti più adulti, il livello si è abbassato drasticamente». Questo evidenzia come le generazioni più giovani sembrino più aperte e tolleranti rispetto alle questioni di genere e sessualità.

La carriera e la visibilità delle atlete

Valentina Arrighetti, 38 anni, è una figura di spicco nel mondo della pallavolo, avendo ricoperto il ruolo di capitana nell’Imoco Volley, dove ha conquistato numerosi trofei, tra cui lo scudetto nel 2016. Gaia Moretto, 29 anni, originaria di Portogruaro, ha condiviso con Valentina non solo la carriera sportiva, ma anche un percorso di vita che si è sviluppato lontano dai riflettori. La loro relazione è diventata pubblica solo nel 2024, attraverso un video durante il Genova Pride, un momento significativo che ha segnato un passo importante nella loro vita e nel loro impegno per la visibilità delle coppie omosessuali.

Le due atlete, pur non avendo mai fatto proclami, hanno sempre vissuto la loro storia d’amore con naturalezza. «Abbiamo vissuto come qualunque coppia», ha sottolineato Moretto, evidenziando come, nonostante il loro status di sportive professioniste, la loro vita privata sia stata sempre importante per loro. Tuttavia, il percorso verso la libertà di espressione della propria identità sessuale nel mondo dello sport rimane complesso. Moretto ha aggiunto: «Soprattutto per gli uomini», facendo riferimento al fatto che nel calcio, ad esempio, l’omosessualità è ancora un argomento tabù.

La lotta contro gli stereotipi di genere

La questione non è solo legata a una generazione, ma affonda le radici in una cultura che fatica ad accettare l’amore tra persone dello stesso sesso. «C’è ancora una parte della società che fa fatica ad accettare che due donne possano amarsi, sposarsi e mostrarsi felici», ha dichiarato Moretto, sottolineando il peso degli stereotipi di genere. Le critiche che hanno ricevuto non si sono limitate alla loro unione, ma hanno incluso anche i loro abiti da sposa: Gaia ha indossato un tradizionale abito bianco, mentre Valentina ha optato per un completo con pantaloni, rompendo le convenzioni legate al matrimonio.

«Siamo ancora troppo schiavi di stereotipi di genere», ha aggiunto Moretto. «Nel pensiero collettivo, il maschio è associato ai pantaloni e alla posizione dominante, mentre la femmina deve adattarsi a un ruolo di sottomissione». Questi stereotipi non sono solo una questione di moda, ma toccano aspetti fondamentali della vita quotidiana e, come dimostrano i commenti ricevuti, sono ancora profondamente radicati nella società.

Sensibilizzazione e cambiamento culturale

Le due campionesse hanno scelto di utilizzare l’attenzione mediatica generata dalla loro esperienza per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persistenza dell’omofobia. «Quello che è accaduto ci ha dato uno spazio. Proviamo a utilizzarlo per mostrare quanto l’omofobia sia ancora viva», hanno dichiarato. Il loro obiettivo è chiaro: non solo denunciare la discriminazione subita, ma anche educare e sensibilizzare, cercando di promuovere una maggiore accettazione e rispetto per le diverse identità di genere.

In un mondo che si sta lentamente avvicinando alla parità e al rispetto per tutte le forme d’amore, la storia di Gaia e Valentina rappresenta un esempio di coraggio e determinazione. La loro lotta non è solo per loro stesse, ma per tutte le coppie che si trovano a dover affrontare pregiudizi e discriminazioni. La speranza è che le loro parole e il loro esempio possano contribuire a un cambiamento culturale che renda l’amore, in tutte le sue forme, più accettato e celebrato.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.