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Torna la posta letteraria a Radicofani: due giorni di incontri tra libri e dialoghi nel bosco Isabella

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Nel cuore della Val d’Orcia, a Radicofani, si rinnova l’appuntamento con la posta letteraria, il festival dedicato ai libri lontano dalle grandi città. Nato nel 2019 dall’associazione Pyramid, l’evento si svolge nel giardino monumentale bosco Isabella, uno spazio carico di storia e natura che fa da cornice agli incontri a ingresso gratuito. Il festival propone per il 5 e 6 luglio una serie di appuntamenti con autori, giornalisti e intellettuali, per discutere di letteratura, politica, arte e società.

Il bosco isabella come luogo simbolo per il festival

Il bosco Isabella non è una semplice cornice, ma un elemento centrale della posta letteraria. Si tratta di un giardino monumentale di inizio Novecento situato a Radicofani, caratterizzato da una combinazione di elementi romantici ed esoterici che creano un’atmosfera unica. In questo spazio naturale e culturale, le conversazioni tra autori e pubblico trovano un contesto di suggestione e riflessione.

La scelta di un luogo fuori dalle principali città conferma la volontà del festival di portare la cultura in luoghi meno frequentati ma ricchi di valore storico e artistico. Qui il passato e il presente si incontrano, offrendo una dimensione di lettura diversa rispetto ai tradizionali eventi urbani. La valorizzazione del giardino come sito di incontri letterari sottolinea la relazione tra ambito naturale e creatività intellettuale.

L’edizione 2025 riprende questo filo, mostrando come la posta letteraria si confermi un punto di riferimento per chi cerca un dialogo profondo su temi contemporanei senza rinunciare alla bellezza del contesto. Il programma diffuso in due pomeriggi nella prima settimana di luglio vuole attrarre un pubblico eterogeneo, compresi lettori appassionati, studiosi e addetti ai lavori.

Gli incontri di sabato 5 luglio: racconti personali e inchieste storiche

La giornata di apertura del festival si apre alle 15.30 con anna katharina fröhlich, traduttrice e scrittrice che presenta il suo libro “la trama dell’invisibile” . Il testo è un memoir che ripercorre il legame profondo tra l’autrice e roberto calasso, figura centrale della casa editrice Adelphi. Fröhlich offre una chiave intima e riflessiva sul fondatore della maison, mettendo in luce aspetti poco noti della sua vita e della sua visione letteraria. Federico Chiara, editor culturale di Vogue Italia, conduce l’intervista, favorendo uno scambio intenso su memoria e letteratura.

Alle 16.30, Luigi Contu, direttore dell’Ansa, presenta “domani sarà tardi. il 25 aprile di un fascista salvato dai partigiani” . Il libro nasce dalla scoperta di un diario di famiglia e mette al centro una riflessione su memorie dolorose e complesse, articolando vicende personali e contesto storico. Lorenza Foschini, giornalista, accompagna il confronto con domande che scavano nelle dinamiche del racconto e nell’eredità della guerra.

Alle 17.30 tocca a Riccardo Cucchi, storico radiocronista sportivo della RAI, che introduce “un altro calcio è ancora possibile” . Il libro riflette sulla dimensione genuina del calcio, lontana dagli eccessi commerciali e dall’agonismo esasperato. Cucchi si sofferma su storie vissute in prima persona e sull’idea di uno sport più inclusivo. L’intervista di Carlo Genta, giornalista di Radio 24, sottolinea la passione e l’esperienza dell’autore.

Chiude la giornata Giuliano Turone, magistrato emerito della corte di cassazione, con “crimini inconfessabili. il ventennio dell’antistato che ha voluto e coperto le stragi ” . Il volume documenta retroscena oscuri legati ai servizi segreti deviati, logge segrete e violenze politiche nel rovente periodo della strategia della tensione. Gianni Barbacetto, giornalista del Fatto Quotidiano, conduce l’intervista mettendo in luce i nodi più delicati della vicenda.

La programmazione di domenica 6 luglio tra politica internazionale e arte contemporanea

La seconda giornata della posta letteraria si apre di nuovo dal pomeriggio, alle 15.30, con Marco Varvello, corrispondente RAI dal Regno Unito. Il suo “londra, i luoghi del potere. il ritorno del regno unito tra i protagonisti delle sfide globali” è un reportage che mette insieme politica, istituzioni e società per raccontare il nuovo ruolo britannico sul palcoscenico internazionale. Maria Concetta Mattei, direttrice della scuola di giornalismo di Perugia, coordina il dialogo evidenziando le trasformazioni in atto.

Alle 16.30 Franco Bechis, direttore di Open, propone “j.d. vance, il vice sceriffo. l’incantatore della destra di trump” , il primo ritratto italiano del controverso vicepresidente degli Stati Uniti. Bechis analizza i retroscena e le contraddizioni del personaggio, protagonista centrale della politica globale recente. Enrico Mentana, direttore del TG La7, accompagna il racconto con domande precise che mettono a fuoco le dinamiche politiche americane.

Arte contemporanea vissuta tra parole e immagini

Alle 17.30 Roberta Scorranese, giornalista, presenta “fluido. corpi mutevoli e instabili nell’arte” , un saggio che indaga l’identità attraverso le immagini artistiche e la rappresentazione di soggetti che sfidano categorie fisse, dall’ermafrodito a Damiano David. Paolo Conti, giornalista del Corriere della Sera, intervista l’autrice approfondendo le riflessioni su corpi e identità nell’arte contemporanea.

A chiudere il festival, alle 18.30, Alan Friedman, scrittore e giornalista americano, presenta “la fine dell’impero americano. guida al nuovo disordine mondiale” . Friedman racconta la storia dell’ascesa e del declino degli Stati Uniti dalla presidenza Roosevelt fino a Trump, offrendo una panoramica delle tensioni globali e geopolitiche. Antonio Di Bella, giornalista, conduce l’incontro con domande orientate a mettere in evidenza le principali tappe del racconto.

Il festival posta letteraria torna quindi a Radicofani con un programma ricco di temi attuali e spunti culturali. Gli incontri nel bosco Isabella concludono un percorso che mette insieme sguardi diversi sul mondo, dalla letteratura alla politica, dallo sport all’arte, in uno spazio fuori dal ritmo delle metropoli.

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