Altroconsumo ha testato oltre 150 gelati confezionati: nessun prodotto supera i 60 punti. Ghiaccioli e private label i più equilibrati. Grandi marchi penalizzati da zuccheri, grassi e additivi.
Altroconsumo ha pubblicato il nuovo studio sui gelati confezionati, esaminando più di 150 prodotti in commercio. Dai ghiaccioli alle coppette, passando per coni, biscotti e stecchi, i risultati non incoraggiano. Nessuno dei gelati testati ha raggiunto la fascia verde, quella che corrisponde a un punteggio pari o superiore a 60/100. I prodotti più noti, firmati da marchi come Algida, Nestlé e Sammontana, si fermano sotto la soglia della sufficienza. Le performance migliori arrivano invece dai ghiaccioli, da alcuni stecchi alla frutta e da una manciata di referenze delle private label, le cosiddette marche del supermercato.
I prodotti che si salvano: ghiaccioli e stecchi leggeri
Nella fascia gialla (punteggio tra 40 e 59) si trovano molti ghiaccioli e qualche cono con caratteristiche nutrizionali più equilibrate. Sono alimenti più leggeri, con pochi grassi e meno calorie rispetto ad altri snack. È il caso, ad esempio, del cono Valsoia, che si distingue per avere meno zuccheri e un apporto calorico contenuto rispetto ad altri prodotti simili.

Le migliori valutazioni arrivano dai ghiaccioli alla frutta, specie quelli al limone, menta o arancia. Coop, Carrefour, Esselunga e Eurospin hanno ottenuto punteggi tra 51 e 59/100, dimostrando che una composizione semplice può garantire maggiore qualità. Anche alcuni prodotti Nestlé e Algida rientrano in questa fascia, ma restano lontani dai vertici. Le coppette hanno mostrato un contenuto calorico più basso rispetto ai coni, attestandosi intorno a 207 kcal per 100g, contro le 308 kcal dei coni mediamente più ricchi di grassi.
Nei biscotti gelato, la situazione peggiora: il maxi-biscotto Dolciando (marchio Eurospin) ha registrato 327 kcal a porzione, risultando il prodotto più calorico tra tutti. Anche il Maxibon di Nestlé e il Pan di Stelle gelato (Sammontana) non sono stati premiati, fermandosi sotto 50/100. Peggior risultato in assoluto: il Ringo Gelato Snack, sempre di Sammontana, con 26/100.
Le criticità dei gelati confezionati secondo Altroconsumo
Lo studio sottolinea che gran parte dei gelati industriali presenta criticità comuni: un alto contenuto di zuccheri, grassi saturi e un ampio uso di additivi. Emulsionanti, coloranti, stabilizzanti e aromi artificiali sono spesso presenti anche nei prodotti rivolti ai più piccoli. In aggiunta, le porzioni standard sono spesso sovradimensionate, aumentando l’introito calorico senza che il consumatore se ne accorga.
Le private label — come Coop, Carrefour, Esselunga e Dolciando — hanno ottenuto risultati migliori rispetto ai brand più noti, grazie a composizioni più semplici e porzioni più contenute. Solo 27 referenze hanno superato i 40 punti nel test, quasi tutte appartenenti a linee del supermercato.
Altroconsumo invita a leggere con attenzione le etichette, evitando gelati con un eccesso di zuccheri e ingredienti sconosciuti. Preferire prodotti con una lista breve e ingredienti chiari è già un buon primo passo. Per chi vuole una soluzione davvero sana, il consiglio resta quello di preparare il gelato in casa, con pochi elementi e senza additivi.