Una giovane di 18 anni è stata colpita al volto da un proiettile che le ha causato lesioni al nervo dell’occhio sinistro. L’episodio è avvenuto a Catania, nel quartiere Nesima, all’interno di un’abitazione occupata abusivamente. Le autorità hanno chiarito che il colpo non proveniva da un proiettile vagante sparato dall’esterno, ma da un’arma modificata detenuta dal suo convivente minorenne.
Ricostruzione dell’evento e primi riscontri investigativi
L’incidente risale ai giorni scorsi e ha attirato subito l’attenzione degli inquirenti locali. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla procura dei minori di Catania, il ragazzo ha sparato accidentalmente all’interno dell’appartamento dove viveva con la giovane. La vittima si trovava vicino al balcone ma il proiettile non ha attraversato lo spazio esterno, bensì è partito da un colpo esploso all’interno della stessa abitazione.
Le dichiarazioni della ragazza e del convivente hanno confermato che l’arma utilizzata non era una pistola vera, ma una giocattolo modificata per sparare proiettili reali o comunque capaci di provocare danni. Le forze dell’ordine, soprattutto i carabinieri, hanno avviato ricerche per rintracciare l’arma e verificarne le caratteristiche, ma al momento non hanno ancora recuperato lo strumento del tiro.
Il danno riportato dal proiettile è consistente, con un coinvolgimento diretto del nervo dell’occhio sinistro, situazione che richiede un monitoraggio medico accurato per valutare conseguenze a lungo termine.
Profilo del minorenne e contesto familiare
Il ragazzo autore del colpo appartiene a un ambiente familiare segnato da difficoltà sociali. La procura dei minori di Catania lo ha già in carico perché inserito in un percorso di supporto educativo, disposto nell’ambito di un procedimento civile che riguarda la decadenza della responsabilità genitoriale. Questo significa che i servizi sociali seguono da tempo la sua situazione, con interventi mirati per gestire la sua crescita in un contesto complicato.
Il minorenne conviveva proprio nell’immobile abusivamente occupato insieme alla vittima. Questo elemento evidenzia ulteriore fragilità, sia sotto il profilo abitativo che sociale. La situazione riflette una serie di problemi complessi che vanno oltre il singolo episodio, coinvolgendo anche enti di assistenza e intervento per minori.
Intervento delle autorità e aggiornamenti in corso
Le autorità catanesi hanno gestito l’indagine con priorità, considerando il coinvolgimento di un minore e la gravità delle ferite riportate dalla ragazza. La procura per i minori, con il procuratore Carlo Santocono, ha seguito direttamente le operazioni.
L’attenzione è concentrata sulla ricerca dell’arma e sulla ricostruzione esatta della dinamica. Naturalmente è aperta anche una valutazione sulle responsabilità penali del minorenne, che potrebbe essere chiamato a rispondere per lesioni personali gravi. Parallelamente, gli operatori sociali dovranno verificare se sia necessario intervenire ulteriormente con misure di tutela o supporto per entrambi.
Nel frattempo, la giovane vittima resta sotto osservazione medica per monitorare l’evoluzione del danno oculare. La vicenda evidenzia problemi di sicurezza legati alla detenzione e modifica impropria di armi giocattolo, oltre a questioni più ampie sulle condizioni di vita in contesti disagiati a Catania.