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Nuova ondata di calore in sardegna con punte di 41 gradi e allerta incendi attivata

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Un’area di bassa pressione sulle coste del Portogallo spinge aria calda di origine africana verso la Sardegna, portando a un aumento significativo delle temperature sull’isola. Il fenomeno interesserà buona parte della regione a partire dal 24 giugno. La protezione civile regionale ha già emesso un avviso meteo, evidenziando rischi di temperature estreme e incendi. Ecco come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.

Le cause del caldo estremo in sardegna

La presenza di una bassa pressione sui litorali portoghesi favorisce uno spostamento di aria calda che dalla penisola iberica si dirige verso il Mediterraneo occidentale. Questo flusso interessa in particolare la Sardegna e l’Italia centrale e meridionale. Secondo il centro funzionale decentrato della protezione civile, questa massa d’aria africana provocherà un rapido aumento delle temperature, inizialmente sulle zone meridionali e orientali dell’isola. La perturbazione, spostandosi verso la Spagna, amplificherà il caldo dal 24 di giugno proseguendo fino al giorno successivo, con estensione anche ai settori interni settentrionali della Sardegna.

Fenomeno di avvezione calda estiva

Questo tipo di avvezione calda è tipica in estate e si manifesta quando masse d’aria originarie del Sahara risalgono verso nord-est, attraversando la penisola iberica e giungendo fino al Mediterraneo. Le condizioni atmosferiche attuali favoriscono questo spostamento, innescando valori termici ben superiori alla media stagionale.

Previsioni meteo e temperature attese sull’isola

Da mercoledì 24 fino a giovedì 26 giugno, la protezione civile ha previsto temperature massime molto elevate su tutti i settori interni della Sardegna. In certe località, specialmente nelle aree più interne, le temperature potranno superare anche i 40 o 41 gradi centigradi. Le prime zone a registrare il caldo intenso saranno quelle meridionali e orientali, con un’estensione prevista verso nord e all’interno dell’isola entro la fine del 26 giugno.

Le temperature così alte possono creare situazioni di disagio, specie per gruppi vulnerabili come anziani, bambini o persone con patologie respiratorie. Si raccomanda di limitare le uscite nelle ore centrali della giornata e di mantenere una buona idratazione. Le strutture sanitarie e i servizi di emergenza si preparano a intervenire per eventuali criticità legate al caldo.

Rischi di incendi e misure di prevenzione

Come conseguenza diretta dell’ondata di calore, aumenta significativamente il pericolo di incendi boschivi. Già per la giornata di domani, 24 giugno, è stato emesso un codice di allerta giallo, che indica un rischio medio di incendi su tutto il territorio sardo. Ventilazione moderata e l’aria molto secca, insieme a temperature elevate, favoriscono la possibilità di incendi anche in zone normalmente meno esposte.

Gli enti locali, in coordinamento con la protezione civile, hanno attivato misure di monitoraggio e pronto intervento per limitare i danni provocati dal fuoco. Ai cittadini viene richiesto di evitare fumi accesi, incendi o qualsiasi azione che possa generare scintille, specialmente nei territori boschivi o agricoli. In diverse aree sono state potenziate le squadre antincendio e predisposti piani di evacuazione in caso di emergenze.

Chiunque osservi focolai o fumi sospetti deve contattare immediatamente i numeri di emergenza locali per una pronta risposta.

Comportamenti e restrizioni raccomandate

È fondamentale evitare qualsiasi azione che possa provocare incendi, soprattutto durante l’allerta. Le misure precauzionali sono state intensificate per garantire la sicurezza della popolazione e dei territori.

Impatti attesi sulla quotidianità e precauzioni consigliate

L’arrivo di questa ondata di calore influirà anche sulle attività quotidiane. Le condizioni climatiche estreme, soprattutto nelle ore di punta, potrebbero rallentare i servizi e creare disagi nei trasporti pubblici e sulle strade, a causa del calore intenso. L’uso di condizionatori potrebbe aumentare notevolmente la domanda di energia elettrica, con possibili picchi di consumo.

La popolazione è invitata a favorire comportamenti responsabili, come evitare attività fisiche intense nelle ore più calde e adottare poi un abbigliamento leggero e adeguato. L’assunzione regolare di acqua e l’attenzione a sintomi di colpo di calore sono fondamentali per prevenire emergenze sanitarie. Chi lavora all’aperto deve prendere pausa frequenti e idratarsi con cura.

Anche gli allevamenti e le coltivazioni agricole potrebbero subire effetti negativi se le alte temperature persistono per lunghi periodi, con necessità di interventi irrigui straordinari.

La regione resta dunque sotto osservazione con aggiornamenti continui da parte del centro meteo e protezione civile per informare tempestivamente i cittadini su eventuali cambiamenti nelle condizioni atmosferiche.

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