Circa venti caccia dell’aeronautica israeliana hanno effettuato un’operazione militare in iran, colpendo diversi obiettivi legati alla produzione e allo stoccaggio di missili. L’esercito israeliano ha confermato l’attacco, sottolineando l’impiego di decine di ordigni per neutralizzare siti strategici nel territorio iraniano. Questi raid evidenziano la tensione nella regione e l’attenzione sulle capacità balistiche iraniane ritenute una minaccia diretta per la sicurezza di israele.
Dettagli degli attacchi e obiettivi colpiti nei raid israeliani
Le forze di difesa israeliane hanno spiegato che almeno 20 caccia dell’aeronautica hanno preso parte a una missione aerea mirata a colpire siti militari in iran, impiegando più di 30 missili contro infrastrutture specifiche. L’azione ha preso di mira stabilimenti dedicati allo stoccaggio di armi e strutture usate per il lancio di missili balistici diretti verso israele. Questi luoghi rappresentano un nodo strategico nell’apparato militare iraniano che contribuisce all’addestramento, alla preparazione e all’eventuale attacco contro il territorio israeliano.
Attacchi a impianti di sorveglianza in iran
Sono stati anche attaccati impianti legati al monitoraggio aereo, come siti radar e installazioni satellitari militari, localizzati nelle città di Kermanshah e Hamedan, entrambe nell’area occidentale dell’Iran. Questi impianti permettono la raccolta di informazioni e il coordinamento di operazioni militari aeree, e per questo sono stati considerati obiettivi prioritari. La loro distruzione mira a indebolire la capacità di sorveglianza e di risposta rapida iraniana.
Impatto sulla difesa iraniana e il lanciatore di missili vicino a teheran
Tra i bersagli colpiti, un lanciatore di missili terra-aria è stato distrutto nella zona vicino a Teheran, capitale dell’Iran. Questo tipo di armamento è fondamentale per la difesa contro incursioni aeree nemiche e rappresenta un punto chiave nell’arsenale difensivo iraniano. Eliminando questo dispositivo, l’operazione israeliana cerca di ridurre la capacità di difesa contro possibili futuri attacchi o sorvoli da parte di forze aeree ostili.
Uso di intelligence israeliana
L’attacco sembra essere basato su informazioni raccolte tramite servizi di intelligence israeliani, che hanno consentito di individuare precise postazioni e punti deboli nei sistemi militari iraniani. Questi raid testimoniano la complessità del conflitto tra israele e iran, con una forte componente di guerra informatica e di intelligence che precede ogni azione sul campo. Israele continua a contrastare le minacce percepite monitorando e colpendo preventivamente strutture considerate pericolose.