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Iniziata l’operazione per posizionare il bayesian recuperato a porticello sulla struttura di termini imerese

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Dopo il recupero al largo di Porticello del bayesian, affondato la notte del 19 agosto, è partita la fase di posa dell’imbarcazione sulla piattaforma in acciaio allestita nel porto di Termini Imerese. L’obiettivo è mettere la nave a disposizione della procura e dei periti incaricati delle indagini, che proseguiranno con una serie di esami sul natante. Il lavoro richiede attenzione e tempi precisi per garantire la sicurezza e preservare eventuali prove.

Il recupero dell’imbarcazione e la sua messa in sicurezza

L’imbarcazione bayesian è stata recuperata dopo diverse settimane di immersione nel tratto di mare vicino a Porticello, dove era affondata presumibilmente nella notte tra il 19 e il 20 agosto. Per portare la nave a riva, è stata utilizzata la gru Hebo Lift 2, che ha continuato a operare nella zona di recupero per completare tutte le operazioni necessarie. Con il posizionamento sulla struttura di acciaio nel porto di Termini Imerese, la barca potrà essere sottoposta a controlli approfonditi.

Controllo dello scafo e sicurezza operatori

Nelle ore successive al sollevamento, gli specialisti controlleranno attentamente lo scafo. La fase è particolarmente delicata, anche per la stabilità del natante e per la sicurezza degli operatori. Prima di poter accedere all’interno, sarà necessario attendere circa quindici giorni. Questo intervallo serve ad assicurare che i gas tossici eventualmente presenti, formatisi durante il lungo periodo trascorso sott’acqua, possano dissiparsi senza rischi per chi lavorerà all’interno.

Il trasferimento della barca a termini imerese e le indagini della procura

L’arrivo al porto di Termini Imerese rappresenta un momento decisivo nelle operazioni legate al bayesian. La struttura in acciaio costruita appositamente permette di mantenere la nave stabile e visibile agli esperti della procura, che dovranno decidere le fasi successive dell’indagine. Le verifiche prevedono accertamenti tecnici sullo stato dello scafo, alla ricerca di segni che possano chiarire le cause dell’affondamento.

L’imbarcazione resterà sotto sequestro e sarà monitorata fino alle conclusioni delle analisi. Non appena sarà sicuro accedere ai locali interni, i periti potranno esaminare dettagli più nascosti, essenziali per ricostruire eventi e responsabilità. In questo contesto, la sicurezza dell’ambiente è fondamentale, dato che la permanenza sott’acqua prolungata può generare sostanze pericolose, in particolare gas tossici che richiedono tempo per disperdersi.

Importanza delle verifiche e sicurezza ambientale

La sicurezza dell’ambiente è fondamentale, dato che la permanenza sott’acqua prolungata può generare sostanze pericolose, in particolare gas tossici che richiedono tempo per disperdersi.

Le operazioni di svuotamento del carburante e il recupero dell’albero

Uno degli interventi prioritari riguarda la rimozione del carburante ancora presente dentro il bayesian. Nel serbatoio si trovano circa 18 mila litri di carburante, una quantità importante che rende l’operazione di svuotamento molto delicata. L’obiettivo è evitare sversamenti in mare e ridurre il rischio ambientale durante la permanenza dell’imbarcazione sulla struttura.

Parallelamente, oggi verrà recuperato l’albero della nave, tagliato nei giorni scorsi e lasciato sul fondo del mare. Anche questa fase è collegata alle verifiche in corso e serve a completare l’analisi dei danni subiti dalla barca durante e dopo l’affondamento. La gru Hebo Lift 2 continuerà a essere utilizzata per spostare e sollevare i vari elementi rimossi dal fondale, a supporto delle operazioni di recupero e messa in sicurezza.

Monitoraggio e sviluppi futuri

Le attività proseguiranno nei prossimi giorni con il coordinamento delle autorità competenti, in attesa di ulteriori sviluppi e degli esiti degli accertamenti affidati ai periti. L’imbarcazione e l’area circostante restano sotto stretto controllo mentre si cerca di chiarire ogni dettaglio sulle cause di quanto accaduto.

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