Un bambino di quattro anni è morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dopo essere stato soccorso in seguito a una caduta in piscina a Brescia. L’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia per chiarire le cause precise del decesso.
La dinamica dell’incidente nella piscina del parco acquatico
Il piccolo si trovava con il padre in un parco acquatico di Brescia venerdì scorso. Durante la visita, il bambino si è allontanato dagli occhi del genitore ed è finito nella piscina. Non sapendo nuotare, è rimasto immerso nell’acqua senza riuscire a rimettersi in salvo. Il padre ha immediatamente notato l’assenza del figlio e lo ha visto galleggiare senza vita in acqua. I soccorso sono stati chiamati tempestivamente e il bambino è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le condizioni al momento del ricovero erano gravissime.
L’evoluzione clinica e la morte dopo due giorni in ospedale
Il piccolo è rimasto ricoverato in terapia intensiva per circa 48 ore. Nonostante le cure e gli sforzi del personale medico, le sue condizioni non sono migliorate. I danni causati dall’immersione prolungata in acqua, in particolare la compromissione delle funzioni vitali, hanno portato al decesso. Il dramma ha coinvolto la famiglia e tutta la comunità, che attende risposte ulteriori sulle cause e dinamiche precise dell’incidente.
Le indagini del pubblico ministero e il ruolo dell’autopsia
Il pubblico ministero di Brescia, Caty Bressanelli, ha deciso di far eseguire l’autopsia sul corpo del bambino per accertare le cause della morte. L’esame autoptico si svolgerà nei prossimi giorni e avrà l’obiettivo di chiarire eventuali responsabilità o circostanze che hanno portato all’incidente fatale. Le risultanze dell’autopsia potranno essere decisive anche per eventuali sviluppi giudiziari. L’inchiesta è quindi aperta e segue tutte le procedure standard in casi di morte sospetta, per fornire risposte certe alla famiglia e alle autorità.