L’arrivo di carlo ancelotti alla guida della nazionale brasiliana ha segnato un punto di svolta nel rapporto tra i tifosi e la scelta di un allenatore straniero per la selección. Un recente sondaggio mostra come per la prima volta la maggioranza dei brasiliani si dimostri favorevole alla presenza di un tecnico non brasiliano. Questo cambiamento emerge dopo anni di insoddisfazione e instabilità nella squadra, mettendo in luce un nuovo approccio verso le strategie tecniche della nazionale.
Il sondaggio datafolha e la svolta nell’opinione pubblica brasiliana
Tra il 10 e l’11 giugno 2025, l’istituto Datafolha ha svolto un’indagine nazionale su 2.004 persone per valutare l’opinione dei brasiliani riguardo la possibilità di un allenatore straniero per la selección. Il risultato ha mostrato che il 52% della popolazione approva la nomina di un tecnico non brasiliano, una tendenza fino a poco tempo fa impensabile nel Paese riconosciuto per la sua tradizione nel calcio. Solo il 31% dei rispondenti ha mostrato contrarietà, segnalando un drastico cambiamento rispetto a pochi anni prima.
Questa inversione di tendenza si associa a una crescente delusione per i risultati recenti della nazionale, culminata con le prestazioni insoddisfacenti al mondiale in Qatar 2022. All’epoca, la quota di favorevoli ad un tecnico straniero era del 41%, mentre prima del torneo si attestava solo al 30%. Il dato attuale dimostra che la fiducia verso un allenatore esterno è cresciuta parallelamente all’esigenza di nuove strategie per tornare competitivi sul palcoscenico internazionale.
Carlo ancelotti e i primi passi alla guida della selección
carlo ancelotti ha debuttato come commissario tecnico del brasile il 5 giugno 2025, durante le qualificazioni ai mondiali di calcio del 2026. Il primo impegno si è chiuso con un pareggio a reti bianche contro l’ecuador. Dopo, la squadra ha raggiunto la vittoria per 1-0 contro il paraguay, un successo che ha sancito ufficialmente la qualificazione del brasile ai prossimi mondiali.
Questi risultati hanno contribuito ad alimentare l’entusiasmo tra i tifosi e la fiducia nelle scelte del tecnico italiano, soprannominato affettuosamente “carlinhos”. L’italiano tenta di portare ordine e continuità in una nazionale che negli ultimi anni ha vissuto una fase di grande incertezza, sia sul piano tecnico che nei risultati. Lo stile di ancelotti punta a valorizzare i punti di forza del gioco brasiliano pur integrando metodi e schemi più europei, mix che sembra piacere ai sostenitori.
Le cause dell’instabilità tecnica della selección brasiliana negli ultimi anni
Il brasile ha attraversato un periodo turbolento dall’addio di tite, l’ex ct che aveva guidato la squadra dal 2016 al 2022. Negli ultimi due anni, infatti, la selección ha cambiato quattro allenatori con risultati altalenanti e senza riuscire a consolidare un progetto tecnico duraturo.
ramon menezes e fernando dizin hanno guidato la squadra con un rendimento complessivo molto basso, fermo al 37%, incapaci di offrire continuità nei risultati. Successivamente, dorival júnior ha mostrato numeri più equilibrati, con 7 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte in 16 partite giocate. Questo bilancio però non ha evitato la sua sostituzione, evidenziando la pressione crescente attorno alla panchina verdeoro e la necessità di un cambiamento. Gli alti e bassi degli ultimi anni erano emblematici di un problema più ampio legato al gioco e alla gestione della squadra, che ancelotti ora cerca di risolvere con la sua esperienza internazionale.
Il significato del nuovo corso per la selección e il calcio brasiliano
L’accoglienza positiva verso carlo ancelotti e la sua nomina rappresentano un mutamento culturale nel calcio brasiliano. La tradizione ha sempre privilegiato allenatori locali, ritenendo centrale un legame diretto con la mentalità nazionale e con il talento calcistico locale. Tuttavia, la realtà dei risultati e la crescente globalizzazione del gioco hanno spinto tifosi e dirigenti a mettere da parte pregiudizi nella speranza di tornare a rivaleggiare ai massimi livelli.
Questo cambio di rotta nel modo di pensare potrebbe aprire la strada a nuovi modelli di gestione tecnica per la selección. L’italiano arriva in un momento in cui la stabilità tecnica è indispensabile per migliorare il rendimento e tornare protagonisti nei palcoscenici internazionali. La decisione presa dal pubblico brasiliano, guidata da una maggioranza favorevole, testimonia il desiderio di superare il passato recente per costruire un futuro più solido.
Le prime partite di ancelotti suggeriscono che il progetto tecnico sta trovando le sue basi, anche se il cammino verso il mondiale 2026 sarà impegnativo. Questo scenario sottolinea l’importanza di una leadership tecnica stabile e di una strategia chiara per una compagnia che punta a non perdere il suo ruolo di protagonista nel calcio globale.