Micaela Ramazzotti è un’attrice e regista romana che ha saputo conquistare il panorama cinematografico italiano grazie al suo talento e alla sua passione per il cinema. Di recente, durante un incontro stampa al Forte Village, dove presiedeva la giuria dell’ottava edizione del Filming Sardegna Italy Festival, ha condiviso dettagli sul suo ultimo progetto, ‘La guerra di Elena’. Questo film è ispirato a una figura storica realmente esistita, Elena Di Porto, nota per il suo coraggioso tentativo di salvare gli ebrei durante il rastrellamento del 16 ottobre 1943 a Roma, un evento che ha segnato profondamente la vita di molti.
il coraggio di elena di porto
Micaela ha descritto Elena Di Porto come una donna considerata “matta”, ma in realtà una veggente, una sorta di Cassandra. Questo film, diretto da Stefano Casertano, intende raccontare la sua storia e il suo impegno per salvare vite umane in un momento di grande oscurità. La Ramazzotti ha rivelato quanto sia stato impegnativo calarsi in un personaggio che parlava un dialetto romano di cento anni fa, un linguaggio che oggi risulta quasi estraneo. “È stata un’opera dove ho studiato tantissimo. Il bello del nostro lavoro è che, con il tempo, si comprende quanto sia fondamentale prepararsi,” ha aggiunto.
un contesto storico significativo
Il 1943 rappresenta un periodo di angoscia e paura, non solo per gli ebrei, ma per chiunque si opponesse al regime fascista. Micaela ha fatto un parallelo tra quel periodo e la situazione attuale, esprimendo preoccupazione per le nuove generazioni, che vivono in un mondo dove le decisioni dei potenti possono cambiare il corso delle loro vite in un attimo. “C’è una vera e propria tragedia in corso. Noi continuiamo a portare avanti i nostri progetti, ma siamo nelle mani di chi detiene il potere,” ha affermato, evidenziando come i giovani siano spesso influenzati negativamente dai social media e dalle nuove tecnologie.
la sfida dei social media
Riguardo ai social, Micaela ha confessato di avere un rapporto difficile con questi strumenti. “Se dipendesse da me, li farei sparire. Comprendo che siano utili per il lavoro di molte persone, ma ci sono troppe poche regole,” ha spiegato, riflettendo sull’impatto che questi mezzi comunicativi hanno sulla società contemporanea. La sua opinione è condivisa da molti, specialmente in un’epoca in cui la disinformazione e la superficialità possono prevalere nei dibattiti pubblici.
In aggiunta alla sua carriera di attrice, Micaela ha recentemente intrapreso il ruolo di regista con il film ‘Felicità’, uscito nel 2023. “È stata un’esperienza che mi ha cambiato molto. L’attore è un po’ autore di se stesso, ma il regista deve scrivere il film, gestire le riprese e la post-produzione. È un processo completamente diverso,” ha commentato. Questo passaggio ha ampliato la sua visione del cinema e l’ha spinta a esplorare nuove storie da raccontare.
Quando le è stato chiesto se avesse una storia che desidererebbe raccontare, la Ramazzotti ha risposto con entusiasmo: “Sì, ce l’ho dentro e ho voglia di scriverla, ma per farlo ho bisogno di isolarmi.” Questa dichiarazione mette in luce il suo desiderio di approfondire la scrittura e la creazione, un aspetto meno visibile della sua carriera che ora sta emergendo.
Dal punto di vista personale, Micaela ha parlato di un momento di trasformazione nella sua vita. “Mi sento meno vulnerabile rispetto al passato. Sono in pace con me stessa, e questo dopo tanto tempo,” ha rivelato. Ha attribuito parte di questa crescita personale all’influenza dei giovani, che le hanno insegnato a guardare oltre le proprie problematiche e ad abbracciare le sfide degli altri. Questo cambiamento di prospettiva è fondamentale, soprattutto in un periodo in cui le generazioni più giovani affrontano sfide uniche.
Infine, ha riflettuto sul suo percorso professionale, ammettendo che, all’inizio, ha dovuto affrontare ruoli che non l’hanno soddisfatta completamente. “Ci sono stati momenti in cui ho fatto scelte di cui mi sono chiesta: ‘Perché mai ho fatto questa cosa?’. Ma penso che faccia parte del percorso,” ha concluso, sottolineando l’importanza della perseveranza e della fede nelle proprie capacità. Micaela Ramazzotti continua a essere un esempio di dedizione e passione per il cinema, una professionista che, attraverso il suo lavoro, cerca di dare voce a storie importanti e dimenticate.