Home Soldi & Risparmi La raccolta dei pir accelera a maggio spinta principalmente dagli obbligazionari
Soldi & Risparmi

La raccolta dei pir accelera a maggio spinta principalmente dagli obbligazionari

Share
Share

Il mese di maggio ha segnato una ripresa significativa nel comparto dei Pir, spinta principalmente dal ritorno in auge dei prodotti obbligazionari. La raccolta complessiva si è rafforzata grazie a pochi fondi di qualità, mentre le altre categorie faticano a riscuotere interesse tra gli investitori. Le performance dei vari segmenti mostrano inoltre un quadro contrastante tra risultati di lungo periodo e movimenti più recenti del mercato.

I pir obbligazionari spingono la raccolta a valori importanti

A maggio sono usciti diversi Pir obbligazionari di rilievo che hanno catturato gran parte della raccolta totale. Tra questi figurano due fondi di Mediolanum , un prodotto targato Bcc Risparmio & Previdenza e uno di Eurizon . Questi quattro fondi hanno raccolto insieme circa 108 milioni di euro in trenta giorni, un segnale chiaro della forte dipendenza del settore pir da un ristretto numero di prodotti.

Riallineamento dei fondi mediolanum e impegno di eurizon

Mediolanum sta assistendo a un riallineamento tra fondi più datati e le proposte più recenti, soprattutto nell’ambito dei pir obbligazionari lanciati lo scorso anno. Anche Eurizon mantiene un impegno costante in questo segmento, disponendo ad oggi di dodici fondi di questo tipo. Il meccanismo del mercato di pir italiani, infatti, sembra legato a doppio filo al collocamento di questi prodotti con cedole e scadenze particolari.

Difficoltà per altri tipi di pir non obbligazionari nonostante minori deflussi

Se i pir obbligazionari guidano la raccolta, non succede lo stesso per le altre categorie. Gli azionari hanno registrato un saldo negativo di 2,1 milioni, i bilanciati un deflusso di 4,9 milioni, mentre i flessibili hanno perso 21,6 milioni. Questi numeri illustrano come i prodotti diversi dagli obbligazionari fatichino a mantenere attrattiva. Anche se si sono ridotti rispetto ai mesi precedenti, i deflussi continuano a incidere.

Dinamica consolidata nel tempo nel settore pir

Il trend riflette una dinamica che si ripete ormai da anni: i pir non legati ai bond raccolgono meno fondi e spesso fanno fatica nel confronto con le alternative obbligazionarie. Il settore si regge quasi esclusivamente sull’offerta di strumenti con esposizione a titoli di debito certificati pir compliant.

Pir azionari con performance di rilievo nel lungo termine

A differenza della raccolta, le performance mostrano risultati opposti per i pir azionari. Dal 2020 a oggi, i rendimenti di questo segmento risultano tra i più elevati. Il leadersel pmi ha registrato una rivalutazione del 125%, la migliore della categoria azionaria. Seguono arca azioni italia con un rialzo del 113% e fideuram piano azioni italia insieme a sella investimenti azionari italia pir, entrambi con ritorni superiori al 102%.

Questi risultati esentasse dopo cinque anni indicano un forte potenziale di guadagno per gli investitori che hanno tenuto le posizioni nel tempo. Per molti, uscire da queste posizioni con profitto e reinvestire in fondi obbligazionari più conservativi e pir compliant risulta una strategia diffusa.

I risultati a inizio 2025 mostrano segnali positivi ma contrastati

Analizzando i dati da gennaio a maggio 2025, anche i pir mantengono saldi positivi nella maggior parte dei casi. Il leadersel pmi si conferma prodotto performante con un guadagno del 18%, arca azioni italia segue da vicino con un +16,9%. Tra i flessibili, consultinvest risparmio ha segnato un progresso del 16,5%.

Cali evidenti per alcuni fondi azionari nel 2025

Sono invece in calo due fondi azionari: arca economia reale equity italia perde il 9,8%, mentre new millenium aim sistema italia ha un -2,7%. Questi risultati mostrano come la volatilità e il rischio restino elementi da valutare nel decidere l’investimento, soprattutto in orizzonti temporali non troppo lunghi.

La dinamica dei pir nel 2025 conferma quindi una netta prevalenza degli obbligazionari in termini di raccolta, contrapposta a rendimenti più elevati degli azionari sul lungo termine. Al di là delle varie tendenze, il settore resta legato in modo significativo al posizionamento dei fondi obbligazionari che ne determinano gli spostamenti finanziari.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.