Corinne Clery, la celebre attrice francese nota per il suo ruolo nel controverso film “Histoire d’O”, ha recentemente rivelato il drammatico deterioramento del suo rapporto con il figlio. Intervenuta nel programma “Storie al bivio” condotto da Monica Setta, Clery ha condiviso dettagli intimi e dolorosi su un legame che, da otto anni, è segnato da incomprensioni e conflitti.
“Non parlo con il mio unico figlio da otto anni”, ha esordito con voce tremante. Le sue parole, cariche di emozione, raccontano di una madre che ha dedicato la sua vita al figlio, crescendo da sola un bambino che, col passare del tempo, si è trasformato in un estraneo. “Ero una bambina quando è nato, ma non ho mai pensato di abortire”, ha affermato Clery, sottolineando il suo attaccamento e la dedizione nei confronti di un figlio che, purtroppo, ha sviluppato un profondo rancore nei suoi confronti.
il dolore di una madre
L’attrice ha descritto il suo dolore e la sua incredulità di fronte al cambiamento di comportamento del figlio, che si è manifestato in una serie di attacchi verbali e persino fisici. “Ho subito violenza verbale e perfino schiaffi”, ha rivelato, evidenziando quanto possa essere complesso e sofferto il legame tra madre e figlio. Clery ha raccontato che la situazione è peggiorata drasticamente dopo aver donato al figlio la nuda proprietà di un casale, un gesto che avrebbe dovuto rappresentare un atto di amore e fiducia, ma che si è trasformato in un’arma contro di lei.
- Messaggi terribili: “Ogni giorno inizia a mandarmi messaggi terribili, dove spera che io muoia presto”, ha detto l’attrice, esprimendo il suo profondo dolore e la vergogna di non aver mai parlato pubblicamente di questa situazione.
- Manipolazione: “Ho capito tardi che mio figlio mi voleva ingannare”, ha aggiunto, rivelando come il suo affetto e la sua generosità siano stati sfruttati per manipolarla.
accuse e conflitti
Le accuse del figlio non si fermano qui. Clery ha raccontato di come lui l’abbia accusata di rubare le sue cose, addirittura coinvolgendo testimoni nella sua campagna di denigrazione. Tra di essi c’è Serena Grandi, l’ex moglie di Beppe Ercole, il compianto marito di Clery, scomparso quindici anni fa. “Sono profondamente addolorata perché io ho aiutato Serena quando si era ammalata”, ha commentato l’attrice, sottolineando l’ingiustizia di una situazione che l’ha vista, non solo come madre, ma anche come amica e supporter in momenti difficili.
La situazione è diventata così insostenibile che Clery ha deciso di prendere provvedimenti legali. “Pochi giorni fa ho fatto una diffida con i miei legali a mio figlio e a Serena Grandi”, ha dichiarato. Queste parole segnano un punto di non ritorno nella sua vita, un segno che la tolleranza verso le ingiustizie e il dolore ha un limite. “Non ho visto nessuno per un mese, non riuscivo nemmeno a parlare”, ha confessato, evidenziando la profondità della sua sofferenza.
una battaglia emotiva
Clery, pur rimanendo un’icona della bellezza e della sensualità, ha dovuto affrontare una battaglia emotiva che l’ha scossa profondamente. La sua storia è quella di molte madri che, nonostante l’amore incondizionato, si trovano ad affrontare relazioni difficili e conflittuali con i propri figli. La sua vulnerabilità nell’aprire il suo cuore e condividere il suo dolore è un richiamo potente all’importanza della comunicazione e della comprensione nelle relazioni familiari.
La presenza di Clery nei media non è nuova; la sua carriera è costellata di successi e controversie, ma questa rivelazione mette in luce un aspetto della sua vita che va oltre il glamour del mondo dello spettacolo. È una testimonianza della complessità dei legami familiari e delle sfide che molte persone affrontano dietro le quinte, lontano dagli obiettivi e dai riflettori.
Il suo appello a voler vivere in pace nella sua casa è un desiderio universale, un bisogno umano di serenità e stabilità. La storia di Corinne Clery è un invito a riflettere su come i legami familiari possano trasformarsi, a volte in modi inaspettati e dolorosi. La sua forza nel condividere il suo dolore è, in definitiva, un messaggio di speranza per chi si trova in situazioni simili, un promemoria che anche nei momenti più bui è possibile trovare la luce e la forza per andare avanti.