
Le autorità tunisine hanno effettuato un nuovo intervento nel campo di migranti subsahariani denominato henchir el‑ochi, situato nel distretto di el amra, nella regione di sfax. Durante l’operazione sono state allontanate circa 1.500 persone provenienti da paesi sub-sahariani, nell’ambito di una serie di interventi contro le occupazioni abusive. L’azione è stata condotta senza incidenti ed è parte di una campagna in corso da aprile 2025 per ridurre le installazioni irregolari nella zona.
Dettagli sull’operazione di sgombero del campo migranti
Il 20 febbraio 2025, le forze di sicurezza tunisine hanno portato a termine il quinto sgombero del campo henchir el‑ochi, che si trova nell’area di el amra, vicino a sfax. Il portavoce della guardia nazionale, houssemeddine jebabli, ha spiegato che l’intervento si è svolto in maniera pacifica, senza scontri o impiego eccessivo della forza pubblica. Le autorità hanno comunicato che le procedure sono state svolte con calma e disciplina per garantire il rispetto dei diritti dei migranti.
Trasferimento e assistenza nei centri oim
Durante l’operazione sono stati messi a disposizione autobus per il trasferimento delle persone all’interno di centri gestiti dall’organizzazione internazionale per le migrazioni . Questi centri offrono assistenza sanitaria e supportano le pratiche di rimpatrio volontario per coloro che desiderano tornare nei paesi d’origine. L’intervento si inserisce in un contesto di maggiore controllo sulle presenze migratorie irregolari nella regione.
Contesto della campagna contro i campi abusivi nella regione di sfax
Le autorità tunisine hanno avviato lo scorso 4 aprile 2025 una serie di azioni per smantellare campi abusivi di migranti nella provincia di sfax e zone limitrofe. Da quella data sono stati demoliti circa 15 insediamenti informali, tra cui il campo henchir el‑ochi, che rappresenta uno dei più grandi. Questi interventi mirano a contrastare l’occupazione illegale di terreni e a ridurre il rischio di condizioni precarie per le persone che vi abitano.
Fenomeno dei campi spontanei
Il fenomeno dei campi spontanei riflette la difficile situazione migratoria in tunisia, dove molti arrivano con l’obiettivo di raggiungere l’europa. La presenza di queste strutture spesso sfugge ai controlli ufficiali e comporta problemi legati alla sicurezza sanitaria e sociale. Le azioni di sgombero sono accompagnate da iniziative per garantire accoglienza temporanea e programmi di rimpatrio gestiti da enti internazionali.
Le reazioni e la situazione attuale dei migranti sgomberati
Il trasferimento dei circa 1.500 migranti dal campo di henchir el‑ochi ha visto un coordinamento tra forze di sicurezza e organizzazioni umanitarie. In base a quanto riferito da jebabli, le operazioni di accoglienza nei centri oim assicurano condizioni di base come accesso a cure mediche e supporto logistico per facilitare il rientro volontario quando richiesto.
Non sono stati segnalati scontri o opposizioni durante lo sgombero, a testimonianza di un intervento gestito con attenzione. La situazione dei migranti resta delicata, dato che molti si trovano in condizioni di vulnerabilità e spesso sono alla ricerca di soluzioni durature. Le autorità tunisine manterranno controlli e monitoraggio per evitare la riorganizzazione di accampamenti irregolari nella zona.
Importanza degli sviluppi per la sicurezza regionale
Gli sviluppi di queste operazioni saranno seguiti con attenzione, data l’importanza del fenomeno migratorio per la sicurezza e l’ordine pubblico nella regione di sfax, uno dei principali punti di transito nel nord africa.