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Serghei Tikhanovsky liberato dopo oltre cinque anni di detenzione insieme ad altri prigionieri politici in bielorussia

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Il leader dell’opposizione bielorusso Serghei Tikhanovsky è stato rilasciato dal carcere dopo più di cinque anni. Il rilascio è avvenuto grazie a una grazia concessa dalle autorità bielorusse, che ha interessato anche altri 13 prigionieri politici. Tikhanovsky, figura simbolo della protesta contro il presidente Alexander Lukashenko, era detenuto da quando tentò di partecipare alle elezioni presidenziali del 2020.

La storia di Tikhanovsky e l’arresto prima delle elezioni

Serghei Tikhanovsky, 46 anni, aveva intenzione di candidarsi come sfidante di Alexander Lukashenko alle elezioni presidenziali programmate per agosto 2020. Il suo arresto è avvenuto a poche settimane dal voto, in un momento di crescente tensione politica in bielorussia. L’arresto ha impedito al leader dell’opposizione di partecipare alle elezioni. In seguito, sua moglie Svetlana Tikhanovskaya ha preso il suo posto come candidata, nonostante fosse inesperta in politica. La sua partecipazione ha attirato molta attenzione sia nel paese sia all’estero. Dopo il voto, Svetlana è stata costretta a fuggire dal paese per evitare persecuzioni. Il risultato elettorale, dichiarato vincente per Lukashenko, non è stato riconosciuto da molte nazioni e ha scatenato proteste di massa nel paese.

Le condanne che hanno segnato gli anni di prigionia di Tikhanovsky

Dopo l’arresto, Serghei Tikhanovsky è stato processato e condannato nel 2021. Le accuse contro di lui includevano “organizzazione di rivolte” e “incitamento all’odio”. La sentenza prevedeva una pena detentiva di 18 anni. Successivamente, ha ricevuto un’ulteriore condanna di 18 mesi per “insubordinazione”. Queste decisioni giudiziarie sono state oggetto di critiche da parte di organizzazioni internazionali per i diritti umani, che hanno definito il processo come una manovra politica. La detenzione ha suscitato proteste a livello mondiale e richieste da parte di vari governi per la sua liberazione.

Il contesto politico attuale e il rilascio degli oppositori

Il rilascio di Tikhanovsky si inserisce in un contesto politico legato a tensioni interne e pressioni internazionali sul governo bielorusso. L’ong Viasna ha annunciato il rilascio insieme ad altri 13 prigionieri politici, segnalando un possibile tentativo delle autorità di migliorare la propria immagine all’estero. La decisione di concedere la grazia potrebbe rispondere a iniziative diplomatiche e richieste di dialogo da parte di alcuni paesi e organizzazioni. In questi anni, la repressione contro gli oppositori aveva caratterizzato la gestione governativa, con migliaia di arresti e accuse contro manifestanti. La liberazione di Tikhanovsky rappresenta un evento significativo nella scena politica del paese, pur senza indicazioni precise su possibili aperture o cambiamenti nella leadership di Lukashenko.

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