Negli ultimi giorni, l’escalation dei raid israeliani sull’iran ha causato numerose vittime fra la popolazione civile e danni significativi in diverse città. Le autorità iraniane hanno fornito cifre ufficiali che raccontano una situazione di crescente tensione, con attacchi che continuano a colpire obiettivi sensibili su tutto il territorio nazionale. La situazione resta complicata, con diversi episodi segnalati nelle ultime 24 ore.
Bilancio delle vittime secondo il ministero della salute iraniano
Il ministero della Salute iraniano ha reso noto che dagli attacchi israeliani iniziati il 13 giugno sono morte almeno 430 persone. A queste si aggiungono circa 3.500 feriti, cifra che indica la gravità e l’ampiezza dei raid su molti centri abitati e strutture strategiche. I dati sono stati diffusi tramite media locali e mostrano un impatto molto pesante sul territorio iraniano e sulla popolazione civile, travolta da bombardamenti che non risparmiano zone urbane.
Questi numeri rappresentano solo il bilancio ufficiale e potrebbero subire variazioni con il proseguire degli scontri e le verifiche sul campo. La situazione lascia intendere un conflitto intenso che coinvolge infrastrutture critiche ed è accompagnato da un’azione militare simultanea in più luoghi del paese.
Attacco a un edificio a qom con vittime tra i civili
Nella mattinata di ieri, l’agenzia di stampa Tasnim ha segnalato un raid israeliano che ha colpito un edificio di quattro piani nel quartiere di Salariyeh, nella città di Qom. In questo bombardamento sono morte due persone, di cui un ragazzo di soli 16 anni. Altri quattro sono rimasti feriti nell’attacco.
Questo episodio evidenzia come la popolazione civile sia direttamente coinvolta nelle operazioni militari, nonostante si tratti di obiettivi dichiarati. La città di Qom è particolarmente sensibile in questo contesto, essendo un centro religioso e strategico sull’intero territorio iraniano.
Attivazione dei sistemi di difesa in diverse città iraniane
Le autorità locali hanno riferito l’attivazione dei sistemi di difesa antimissile nella tarda serata e nelle prime ore successive negli aeroporti di Teheran, ma anche a Karaj, Qom, Tabriz e Isfahan. La mobilitazione ha interessato sia le aree a est che a ovest della capitale, segnalando una copertura ampia per contrastare i raid aerei che hanno interessato zone diverse del paese.
Queste contromisure puntano a proteggere non solo aree densamente popolate, ma anche poli industriali e strategici, tenendo sotto controllo attacchi che si susseguono con frequenza. La risposta iraniana si sta quindi estendendo in vari punti per limitare i danni e la pericolosità delle azioni israeliane.
Situazione sul terreno e impatto delle operazioni
Lo scontro prosegue con forte intensità e le conseguenze di questi raid hanno un impatto diretto sulle comunità colpite, che devono fare i conti con perdite umane e danni materiali ingenti. Sul terreno la situazione resta drammatica e in evoluzione, con continue notizie da fonti ufficiali e media locali.