A quasi tre anni dalla tragica scomparsa di Liliana Resinovich, avvenuta a Trieste nel dicembre 2021, emergono nuove informazioni che gettano luce sul suo rapporto con Claudio Sterpin, l’uomo con cui aveva intrattenuto una relazione affettiva parallela a quella ufficiale con il marito, Sebastiano Visintin. Questo legame, già di per sé complesso e avvolto nel mistero, si arricchisce ora di dettagli inquietanti e intimi, grazie a messaggi, bigliettini e codici che la coppia utilizzava per comunicare.
L’attenzione si concentra, in particolare, sugli ultimi messaggi scambiati tra Liliana e Claudio nei giorni precedenti alla sua scomparsa. Questi scambi sono stati mostrati il 20 giugno in un episodio di Pomeriggio Cinque News, dove sono stati analizzati da esperti e giornalisti. I messaggi rivelano un linguaggio privato, ricco di affetto e significati profondi, che parlano di un’intimità costruita nel tempo, lontano dagli sguardi indiscreti.
L’intimità nei messaggi
Il 12 dicembre 2021, Liliana lascia a Claudio un biglietto scritto a mano, che recita semplicemente: «Perché ti voglio bene». A questo messaggio, segue una sigla: «BN 1m», che sta per «buonanotte amore mio». Questo scambio non è solo una semplice affermazione d’affetto, ma rappresenta un primo indizio di un linguaggio cifrato, che la coppia aveva sviluppato per esprimere i propri sentimenti in modo discreto.
Il giorno successivo, il 13 dicembre, il tono dei messaggi rimane affettuoso e confidenziale. Liliana scrive a Claudio: «In relax pensando a domani AM», dove «AM» sta per «amore mio». La risposta di Claudio è altrettanto calorosa e si conclude con un «ciao amore». Questi messaggi, che sembrano riflettere una quotidianità serena, suggeriscono che il loro rapporto fosse ormai ben consolidato e ricco di complicità.
L’ultimo messaggio di Claudio
Tuttavia, è il messaggio del 14 dicembre 2021, giorno della scomparsa di Liliana, a colpire maggiormente. Alle 8:12 del mattino, Claudio scrive un messaggio in codice: «Cambg…», abbreviazione di «Ciao amore mio buongiorno». Questo messaggio, che rappresenta l’ultimo tentativo di contatto, rimarrà senza risposta. Da quel momento in poi, ogni tentativo di Claudio di mettersi in contatto con Liliana andrà a vuoto, segnando un punto di non ritorno in quella che si stava rivelando una drammatica vicenda.
Messaggi e indagini
Quegli scambi di messaggi, ora oggetto di analisi da parte degli investigatori e di consulenti tecnici, sono diventati un elemento chiave nell’indagine. La loro analisi linguistica ha rivelato un intricato intreccio di sigle, soprannomi e riferimenti affettivi, che delineano un codice intimo tra i due. Questo linguaggio privato, sviluppato nel tempo, non solo sottolinea la profondità della loro relazione, ma solleva anche domande sul contesto in cui si muovevano.
Un messaggio in particolare, riportato da Claudio, ha suscitato particolare interesse: «Quando non mi vedrai, quando non ci sarò più, tu cercami nei tuoi ricordi, io ci sarò». Queste parole, ora lette con l’ottica della scomparsa di Liliana, assumono un significato inquietante e quasi profetico. La sensazione di un addio prematuro, di un presentimento, aleggia su queste frasi, rendendo il tutto ancora più angosciante.
Il corpo di Liliana sarà ritrovato solo tre settimane dopo la sua scomparsa, il 5 gennaio 2022, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, avvolto in due sacchi neri e con indosso più strati di abiti. Gli inquirenti non troveranno segni evidenti di violenza, ma il ritrovamento del corpo avverrà in un contesto di grande tensione e mistero, alimentando speculazioni e teorie su cosa possa essere realmente accaduto a Liliana.
La relazione con Sebastiano Visintin
Nel contesto di questa complicata vicenda, emerge anche la figura di Sebastiano Visintin, marito di Liliana. Recenti scoperte, tra cui la presenza di foto risalenti al 2003 archiviate in cinque hard disk appartenenti a Visintin, ritraggono Liliana insieme a Claudio Sterpin. Queste immagini potrebbero dimostrare che Sebastiano fosse a conoscenza della relazione della moglie, un’affermazione che il marito ha sempre negato. La rivelazione di tale materiale ha riaperto vecchie ferite e ha portato a interrogativi sul livello di consapevolezza che Visintin avesse riguardo alla vita della moglie.
La complessità della situazione è ulteriormente accentuata dalla mancanza di chiarezza riguardo alla relazione tra i tre protagonisti. Mentre Claudio Sterpin emerge come un amante affettuoso e presente, Sebastiano Visintin rappresenta il marito che, secondo le parole di molti, non avrebbe mai sospettato l’esistenza di un legame così profondo tra sua moglie e il suo amico.
L’analisi di questi messaggi e di queste interazioni offre una finestra su una vita privata segnata da segreti e affetti complessi, elementi che si intrecciano in una storia che continua a suscitare interrogativi e a rimanere avvolta nel mistero.