Il caso dell’omicidio di pierina paganelli, avvenuto quasi un anno fa, prosegue con la fissazione dell’udienza preliminare per lunedì davanti al giudice per l’udienza preliminare Raffaele Deflorio. In questa fase si dovranno definire alcune questioni preliminari, tra cui la partecipazione delle parti al processo. Inaspettatamente, Manuela Bianchi, nuora della vittima, ha scelto di non costituirsi parte civile, decisione comunicata dallo Studio Legale Barzan.
La decisione di manuela bianchi di non costituirsi parte civile
Manuela Bianchi, profondamente legata a pierina paganelli, ha deciso di non tradurre questo legame affettivo in una formalità giudiziaria. Questa scelta, dettata da ragioni personali e familiari, è stata espressa attraverso una nota ufficiale redatta dall’avvocata Nunzia Barzan, rappresentante dello Studio Legale Barzan, e dal consulente tecnico di parte Davide Barzan.
La decisione è nata dalla volontà di mantenere un rispetto particolare verso la memoria e la dignità della defunta, evitando che il processo possa assumere un carattere eccessivamente conflittuale o mediatico. Secondo la nota, l’intenzione è evitare qualunque strumentalizzazione che potrebbe intaccare il rapporto personale e familiare fra Bianchi e la vittima.
Questa rinuncia costituirà una novità significativa nelle dinamiche processuali, specie per la posizione della famiglia della vittima, che da subito ha mostrato un attaccamento forte al ricordo di pierina paganelli. Più che una rinuncia a partecipare, si tratta di un modo per mantenere intatto un legame al di fuori delle sfere giuridiche.
Il ruolo di manuela bianchi come testimone nel procedimento
Nonostante la decisione di non costituirsi parte civile, manuela bianchi resta un punto centrale delle indagini in qualità di testimone. La donna intratteneva una relazione sentimentale con louis dassilva, il senegalese di 34 anni arrestato quasi un anno fa con l’accusa di avere ucciso pierina paganelli.
La sua testimonianza è stata inserita nel fascicolo processuale dopo un lungo incidente probatorio effettuato ad aprile scorso, nel quale ha raccontato dettagliatamente di un incontro con dassilva nel garage durante la mattina stessa in cui il corpo della vittima è stato trovato. Quella deposizione ha fornito uno dei primi elementi rilevanti per ricostruire gli eventi.
Questo ruolo di testimone sarà probabilmente determinante nel corso del processo, data la sua vicinanza diretta a uno dei soggetti coinvolti e la conoscenza di fatti di particolare rilevanza. La sua posizione può chiarire molti aspetti ancora poco definiti della vicenda.
L’ulteriore incidente probatorio e la nuova udienza
Parallelamente alla preparazione del processo principale, si procederà a un nuovo incidente probatorio. Questa fase riguarda le registrazioni audio recuperate da una telecamera collocata vicino a un box auto, sita nella zona del ritrovamento del cadavere di pierina paganelli. L’audio copre la notte dell’omicidio e la mattina successiva.
L’importanza di questa prova consiste nella possibilità di acquisire elementi diretti sui movimenti e le conversazioni registrate in quei momenti chiave, potenzialmente utili a ricostruire con più precisione l’accaduto e le responsabilità. Questo passaggio si svolgerà nella prossima udienza per la nomina del perito, fissata davanti al gip vinicio cantarini.
La nomina del perito e il lavoro tecnico
La nomina del perito rappresenta un passaggio tecnico fondamentale, il cui compito sarà analizzare i contenuti delle registrazioni e fornire una relazione che sarà poi utilizzata durante il processo. Il lavoro di questo esperto potrà aprire nuovi scenari sulla dinamica dell’omicidio.