La recrudescenza degli attacchi armati in Iran ha provocato un impatto grave sui civili, con particolare riguardo ai bambini, vittime e testimoni di violenze che mettono a rischio la loro vita e salute. In pochi giorni, il conflitto si è esteso a numerose aree del paese, causando morti e danni psicologici profondi nelle comunità colpite. I dati raccolti mostrano un quadro di sofferenza e emergenza umanitaria che continua a peggiorare.
aumento degli attacchi aerei su aree residenziali e vittime civili in iran
Negli ultimi sei giorni, almeno 18 province iraniane sono state bersaglio di attacchi aerei, secondo le fonti di monitoraggio delle operazioni militari. Questi colpi non hanno risparmiato nemmeno le aree abitate da civili, dove si trovano scuole, ospedali e abitazioni. Le perdite umane confermate comprendono oltre 70 donne e bambini uccisi. Un solo raid, avvenuto il 13 giugno a Teheran, ha provocato la morte di 20 bambini in un palazzo residenziale. Questo episodio ha richiamato l’attenzione delle organizzazioni internazionali, come l’Unicef, che ha documentato con urgenza i danni subiti dalla popolazione più fragile.
Impatto psicologico sui bambini e conseguenze sul lungo periodo
Le testimonianze raccolte dalle famiglie raccontano di bambini scossi dal terrore causato dalle esplosioni e dall’instabilità del loro ambiente. Il disagio emotivo si mescola alle ferite fisiche, generando traumi che rischiano di risolversi solo nel corso di molti anni, se non mai del tutto. L’Unicef evidenzia come il peso psicologico si stia accumulando in modo preoccupante. I bambini vivono in un clima di paura costante, difficilmente compatibile con uno sviluppo sano e sereno. Le scuole chiuse o danneggiate, le limitate cure mediche e gli spazi sicuri ridotti, contribuiscono a una crisi umanitaria che probabilmente perdurerà ben oltre la cessazione degli scontri.
Richiesta di protezione e rispetto del diritto internazionale umanitario
In risposta al peggioramento delle condizioni di vita, l’Unicef ha rivendicato il rispetto rigoroso delle norme del diritto internazionale umanitario. Serve salvaguardare operatori umanitari, infrastrutture civili essenziali e, soprattutto, i minori esposti al pericolo. Scuole, ospedali e abitazioni devono essere considerati luoghi inviolabili. Ogni incremento dell’offensiva aggrava ulteriormente le condizioni delle comunità vulnerabili e aumenta la sofferenza di chi non ha alcun ruolo nel conflitto. L’organizzazione ha fatto appello a tutte le parti coinvolte affinché pongano fine ai bombardamenti che mettono a repentaglio vite innocenti. L’emergenza in Iran resta una priorità da affrontare con urgenza sul piano umanitario e politico.