Francesca pascale si confessa durante un’intervista a “Storie al bivio show” su Rai 2, rivelando momenti della sua vita privata e dettagli sulla relazione con Silvio berlusconi. La donna parla apertamente delle persone con cui condividerebbe un’isola deserta, dei suoi riferimenti ispiratori e delle ragioni politiche che l’hanno portata a scegliere Italia viva.
Le persone scelte da francesca pascale per un’isola deserta
Durante l’intervista del 24 giugno 2025, francesca pascale ha risposto alla domanda su chi porterebbe con sé su un’isola deserta. La sua risposta ha suscitato curiosità: nomina il generale Vannacci, Pillon e Adinolfi, ma ammette che li lascerebbe lì e tornerebbe accompagnata solo da due donne, michela murgia e Samantha cristoforetti.
Questa scelta rivela il suo attaccamento a figure femminili forti e rappresentative, come la scrittrice murgia, nota per la sua attività culturale e civile, e cristoforetti, riconosciuta astronauta italiana. Pochi altri dettagli sono stati offerti, ma la selezione parla di un mix tra confronto acceso e rifugio in presenza femminile.
L’intera dichiarazione ha suscitato un dibattito mediatico, in quanto i nomi scelti – soprattutto quelli di figure politiche come Pillon – sono stati percepiti come simbolo di posizioni controverse nel panorama pubblico italiano. Francesca pascale ha però incorniciato il tutto in modo personale, senza ulteriori commenti.
Il rapporto con marina berlusconi e la scelta di cambiare ambiente
Nel corso della chiacchierata con monica setta, pascale ha raccontato di una figura a cui si ispira molto: marina berlusconi. Ha spiegato che, nei momenti difficili, questo punto di riferimento le ha dato la forza di andare avanti, in particolare per allontanarsi da ambienti che non le garantivano serenità.
Citando l’esperienza di paola turci, ha espresso un concetto semplice e netto: “se non si è felici in un posto, è preferibile lasciarlo.” Con queste parole, ha condiviso un suo percorso simile di distacco e rinascita.
L’influenza di marina berlusconi è descritta come un modello di forza e determinazione, e da lei francesca pascale ha ricavato soprattutto la spinta per prendere decisioni importanti nella sua vita personale e pubblica.
La prima volta con silvio berlusconi e il rapporto di coppia
Francesca pascale ha rivelato particolari inediti su come è iniziata la relazione con silvio berlusconi. Durante una sera ad arcore, mentre guardavano la televisione, è stata lei a fargli una dichiarazione diretta di desiderio. La reazione iniziale dell’ex premier è stata mista a sorpresa, quasi scherzosa, ma subito dopo hanno trascorso la prima notte insieme.
Ha aggiunto che il mattino seguente ha trovato un brillante a testimonianza di quel legame, ma più di tutto ha sottolineato il lato umano dell’uomo con cui stava. Berlusconi ha cercato di sostenerla e di curare ferite interiori legate alla sua infanzia e al rapporto con il padre.
Il racconto include anche momenti di gelosia e complicatezza: francesca si mostrava molto protettiva e lui rispondeva con scherzi e biglietti ironici, come quello indirizzato a una presunta “sofia” per giustificare le sue assenze notturne.
Le nozze mai ipotizzate e il rispetto per i figli di berlusconi
Sul nodo del matrimonio, pascale chiarisce di non aver mai discusso di nozze con silvio berlusconi. Spiega che, pur vivendo una relazione affettuosa e profonda, non avrebbe mai voluto sposarlo in nessuna forma. Il motivo principale risiede nel rispetto che nutre per i figli di berlusconi, a cui assegna sempre la priorità.
Questa posizione esprime una volontà di non sovrapporsi alla famiglia già esistente e di mantenere un equilibrio delicato nelle relazioni personali. Non è stata ipotizzata nemmeno una cerimonia simbolica o civile, confermando una scelta netta di astensione da questo passaggio.
Scelte politiche: da berlusconiana a sostenitrice di italia viva
Francesca pascale si definisce berlusconiana fino alla fine, ma ha scelto di sostenere italia viva, il partito guidato da matteo renzi. Spiega di apprezzare in particolare l’attenzione alla difesa dei diritti civili e definisce renzi un democratico progressista.
Ricorda che per molto tempo il partito di berlusconi le ha mosso accese critiche, soprattutto per le sue dichiarazioni sulla propria sessualità, il suo uso di marijuana e una posizione aperta senza ipocrisie.
Ha confermato di aver amato il leader berlusconi più di ogni altra cosa e che, prima che morisse sua madre, fu proprio lei a comprendere quell’amore e a raccomandarle di proteggersi.
La scelta di italia viva rappresenta, a questo punto, una linea politica con cui sentirsi rappresentata, pur mantenendo radici berlusconiane forti e un legame che, secondo le sue parole, “non svanirà.”