La settimana si chiude in modo brillante per le principali borse europee, che continuano a guadagnare terreno grazie a notizie incoraggianti. Le recenti dichiarazioni provenienti da Ginevra, dove l’Iran ha mostrato disponibilità a negoziare un accordo sul nucleare, hanno alimentato un clima di ottimismo tra gli investitori. Questo ha portato i principali indici a registrare performance significative, con un incremento generale del mercato.
Performance delle borse europee
In particolare, Francoforte si è distinta come la migliore piazza europea, segnando un incremento dell’1,5%. Milano ha chiuso con un +1,25%, mentre Madrid ha registrato un +1,1%. Altre piazze come Parigi e Londra hanno visto guadagni rispettivamente dell’1% e dello 0,33%. Anche gli Stati Uniti hanno mostrato un andamento positivo, con il Dow Jones in aumento dello 0,3% e il Nasdaq che ha guadagnato lo 0,5%. Tuttavia, è importante notare che gli indici della Federal Reserve di Filadelfia sono risultati al di sotto delle aspettative, con un indice predittivo che si attesta quasi in parità dopo un calo dell’1%.
Andamento dei titoli di Stato e del mercato valutario
Un segnale positivo per il mercato obbligazionario è rappresentato dal differenziale tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi, sceso a 97,5 punti. Questo andamento è stato accompagnato da un calo del rendimento annuo dei titoli di Stato italiani, che ha ceduto 2,4 punti, portandosi al 3,49%. In parallelo, il rendimento dei Bund tedeschi è aumentato di 0,2 punti, assestandosi al 2,52%. Questi dati indicano una certa stabilità e fiducia nel mercato, nonostante le tensioni geopolitiche e le incertezze economiche globali.
Sul fronte valutario, il dollaro ha mostrato segni di debolezza, scendendo sotto gli 0,87 euro e a 0,74 sterline. Anche il prezzo dell’oro ha registrato un ribasso, con un calo dello 0,58% a 3.355,52 dollari l’oncia. Per quanto riguarda il mercato energetico, il greggio ha mostrato una leggera crescita, con il Wti che è salito dello 0,28% a 75,35 dollari al barile, mentre il gas ha perso quota, scendendo del 2,17% a 40,73 euro al MWh.
Settori in crescita e performance aziendali
La giornata di scambi ha visto il predominare degli acquisti in quasi tutti i settori, ad eccezione di energia e farmaceutica. In particolare, i produttori di semiconduttori hanno registrato guadagni notevoli:
- Be ha guadagnato il 2,17%
- Asml ha chiuso con un +1,9%
- Stm ha visto un incremento dell’1,85%
Anche il settore automobilistico ha avuto una performance positiva, con Stellantis che ha guadagnato l’1,95%, smentendo le voci di stampa riguardanti una possibile cessione del marchio Maserati. Altre case automobilistiche come Renault e Ferrari hanno registrato incrementi rispettivamente dell’1,35% e dell’1,06%.
Nel settore bancario, Mps ha guidato il gruppo con un aumento del 2,45%, seguita da Mediobanca (+2,25%) e Santander (+2,2%). Commerzbank ha visto un incremento dell’1,9%, mentre Bper ha chiuso con un +1,83%. Unicredit e Intesa hanno guadagnato rispettivamente l’1,8% e l’1,6%, mentre Popolare Sondrio è cresciuta dell’1,5%. Banco Bpm, invece, ha mostrato un comportamento più cauto, chiudendo con un aumento dello 0,9%.
Nel settore delle telecomunicazioni, Tim ha registrato un balzo significativo del 3,18%, superando di gran lunga i suoi concorrenti. Al contrario, le azioni delle compagnie petrolifere hanno mostrato una tendenza negativa, con Bp che ha ceduto l’1,45%, Shell lo 0,7% e sia Eni che TotalEnergies che hanno perso lo 0,2% ciascuna.
In sintesi, la giornata di oggi ha visto un notevole rialzo per le borse europee, sostenuto da notizie positive sul fronte geopolitico e da solidi risultati nel settore tecnologico e bancario. La fiducia degli investitori sembra essere tornata, mentre le tensioni globali continuano a influenzare i mercati in modi complessi. La settimana si conclude, quindi, con un’atmosfera di ottimismo, ma gli investitori rimangono cauti in attesa di ulteriori sviluppi economici e politici.