Il National Mall di Washington D.C. continua a essere un palcoscenico vivente per l’arte e la protesta. Recentemente, un nuovo intervento artistico ha catturato l’attenzione di passanti e turisti, portando avanti una tradizione che si è rafforzata negli ultimi anni: l’uso dell’arte come strumento di critica sociale e politica. La scultura, intitolata ‘Dictator Approved’, è stata realizzata dagli stessi artisti che nel 2022 avevano creato una controversa opera a forma di escrementi, posizionata su una replica gigante della scrivania di Nancy Pelosi in segno di protesta contro l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.
Un’installazione provocatoria
Questa nuova opera d’arte è alta 2,4 metri e raffigura una mano dipinta di oro, con il pollice alzato in segno di approvazione, che schiaccia una corona verde, simbolo iconico della Statua della Libertà. La scelta di utilizzare la corona non è casuale; essa rappresenta i valori di libertà e democrazia, che gli artisti ritengono siano stati messi in discussione durante la presidenza di Donald Trump. In una nota rilasciata dal National Park Service, che ha autorizzato l’esposizione della scultura, si sottolinea come ‘Dictator Approved’ sia una “risposta alla parata militare del 14 giugno e all’autoritarismo”, un chiaro riferimento agli eventi e alle dichiarazioni che hanno caratterizzato il mandato di Trump.
Citazioni di leader controversi
L’opera non si limita a essere una semplice scultura; è un’affermazione provocatoria che invita a riflettere sulle relazioni tra Trump e alcuni dei leader più controversi del mondo. Sui quattro lati della base della scultura si possono trovare targhe con citazioni di figure politiche come:
- Vladimir Putin: “Il presidente Trump è un uomo molto brillante e di talento.”
- Viktor Orbán: “La persona più rispettata e temuta è Donald Trump.”
- Jair Bolsonaro: “Ammiro il presidente Trump.”
- Kim Jong Un: (citazione non specificata).
Queste affermazioni non solo mettono in luce l’ammirazione che questi leader, accusati di autoritarismo e repressione, hanno espresso nei confronti dell’ex presidente statunitense, ma fungono anche da monito sui rischi di una leadership che può essere vista come complice di tali regimi.
L’importanza dell’arte pubblica
L’installazione arriva in un momento in cui il dibattito sulla democrazia e l’autoritarismo è più attuale che mai. Negli Stati Uniti, la divisione politica è palpabile, e l’eredità di Trump continua a suscitare forti reazioni. Artisti e attivisti stanno cercando modi nuovi e creativi per esprimere il loro dissenso e stimolare la riflessione pubblica. ‘Dictator Approved’ si inserisce in questo contesto, utilizzando l’ironia e la critica visiva per mettere in discussione il rapporto tra Trump e il potere.
La scultura ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre alcuni la vedono come un’importante manifestazione di libertà di espressione e un richiamo alla responsabilità civica, altri la considerano un attacco ingiustificato e divisivo. Tuttavia, è innegabile che l’opera stia attirando l’attenzione e stimolando il dialogo, uno degli obiettivi principali dell’arte pubblica.
In sintesi, l’installazione di ‘Dictator Approved’ rappresenta un nuovo capitolo nella storia dell’arte pubblica americana, ponendo interrogativi scomodi e stimolando il dibattito su temi fondamentali come libertà, democrazia e potere. La scultura è destinata a rimanere nel centro dell’attenzione pubblica, non solo per la sua forma provocatoria, ma anche per i temi cruciali che affronta, rendendo il National Mall un luogo di riflessione e confronto continuo.