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Nuovo regolamento vieta aperture di sexy shop, bazar e fast food a Bergamo alta per tutelare centro storico

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La giunta comunale di Bergamo ha approvato un regolamento che limita l’apertura di alcuni tipi di negozi nel centro storico di Bergamo alta. L’obiettivo è preservare l’aspetto e il decoro di questa zona particolarmente frequentata da turisti e residenti. Il provvedimento blocca l’insediamento di attività come bazar, negozi di articoli regalo, chincaglieria, sexy shop, fast food e lavanderie self-service, imponendo nuove regole a negozi sfitti e depositi bagagli. Il testo ora attende l’approvazione del consiglio comunale per entrare in vigore.

Restrizioni sui tipi di negozi ammessi a bergamo alta

Il regolamento approvato individua diverse categorie di esercizi commerciali che non potranno più aprire a Bergamo alta. Tra questi si contano bazar, negozi di articoli regalo, esercizi di chincaglieria, sexy shop e negozi dedicati ad articoli per adulti. Vengono inoltre vietate aperture di fast food, friggitorie e rosticcerie, che spesso portano un aumento di traffico e rifiuti nella storica parte della città. Anche le lavanderie self-service rientrano nelle attività escluse dal nuovo piano.

L’idea alla base di questa misura è evitare che l’offerta commerciale del centro storico perda caratteristiche compatibili con il valore storico e turistico del luogo. Secondo la giunta, il pericolo è che un’eccessiva presenza di negozi di bassa qualità o specializzati in articoli di consumo rapido alteri la fruizione e l’immagine della zona. La tutela del borgo si basa quindi su una selezione rigorosa di chi può insediarsi e offrire servizi.

Divieto di nuovi depositi bagagli e regole per locali sfitti

Una parte importante del regolamento riguarda le nuove strutture di deposito bagagli. Questi spazi, spesso usati dai turisti per lasciare le valigie, non potranno essere aperti in alcune aree di Bergamo, sia pubbliche sia private affacciate su vie pubbliche. L’obiettivo è contenere l’eccesso di presenze temporanee e regolare un fenomeno diventato comune con l’aumento del turismo.

Norme per i locali sfitti nel centro storico

In più il testo impone agli esercizi commerciali sfitti di oscurare le vetrine. Questa norma serve a impedire che locali abbandonati o inutilizzati contribuiscano a mostrare un’immagine degradata delle vie del centro. L’attenzione si concentra sul mantenimento di un decoro estetico uniforme, evitando spazi vuoti o trascurati che possono danneggiare la percezione del borgo storico da parte dei visitatori.

Il commento della sindaca elena carnevali e il percorso futuro del regolamento

La sindaca di Bergamo, elena carnevali, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del regolamento. Ha sottolineato che il testo nasce da un lavoro condiviso e si inserisce in un contesto più ampio di cura dell’ambiente urbano, con particolare attenzione a Bergamo alta e ai suoi quartieri storici. Carnevali ha evidenziato anche il ruolo dei proprietari degli immobili sfitti, invitandoli a prendersi carico della responsabilità che deriva dall’avere proprietà che influiscono sull’immagine della città.

La prima cittadina ha ricordato che questo provvedimento non solo mette in fila norme già esistenti, ma aggiunge strumenti nuovi per affrontare un periodo di trasformazione per Bergamo, oramai riconosciuta come destinazione turistica rilevante. Il regolamento dovrà passare adesso all’esame del consiglio comunale, che deciderà la sua approvazione definitiva e l’entrata in vigore delle nuove restrizioni.

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