In diverse città italiane si aprono mostre che esplorano temi artistici e culturali con approcci originali. L’offerta spazia dalla riflessione sulle relazioni tra uomo e natura alla riscoperta delle radici artistiche di figure come picasso. Le esposizioni presentano opere di artisti contemporanei e classici, mettendo a confronto stili, tecniche e materiali diversi. Dalla valle di Sella a Venezia, passando per Aosta, Perugia, Reggio Emilia, Bologna e Padova, ecco cosa aspettarsi nei prossimi mesi.
Mostra di marzia migliora a borgo valsugana: natura e paesaggio in dialogo con l’arte contemporanea
A borgo valsugana, provincia di Trento, si inaugura il 21 giugno “Lotta per l’esistenza”, personale di marzia migliora curata da lorenzo fusi e ospitata tra villa strobele e malga costa. L’artista presenta un percorso composto da tre gruppi di opere che riflettono sulle connessioni tra le specie naturali nella val di sella. Attraverso installazioni, immagini e materiali vari, migliora interpreta queste relazioni con toni che vanno dall’ironia al sogno fino a vibrazioni perturbanti.
Arte e territorio
Il lavoro di migliora si collega direttamente al territorio, integrandosi nel paesaggio circostante, e propone una lettura che invita lo spettatore a considerare la convivenza e i conflitti propri dell’ambiente naturale. Le opere mettono in discussione i confini tra umano e non umano, creando un nesso concreto con la flora e la fauna locali. L’allestimento si articola in modo da favorire un’esperienza immersiva, in cui arte e contesto si fondono.
Questa esposizione si colloca in una cornice culturale che da anni fa di arte sella un luogo di sperimentazione artistica strettamente legata alla natura. Il dialogo tra diversi linguaggi e materiali è al centro del progetto, ponendo al centro la lotta quotidiana per l’esistenza e le dinamiche che la regolano.
L’altro picasso ad aosta: radici e influenze culturali in una mostra fino a ottobre
Al museo archeologico regionale di Aosta debutta il 21 giugno “L’altro picasso. ritorno alle origini”, evento curato da helena alonso, j. óscar carrascosa e daria jorioz, che sarà visitabile fino al 19 ottobre. La mostra approfondisce gli elementi delle origini familiari di pablo picasso e la loro influenza nell’evoluzione della sua arte.
Si evidenzia come la cultura fenicia, romana e araba abbia lasciato tracce significative nell’opera del pittore spagnolo. La rassegna propone una raccolta eterogenea di materiali, dalle incisioni alle ceramiche, fino alle scenografie realizzate per il balletto “Il cappello a tre punte”. Un’attenzione particolare è posta proprio su questi ultimi, che testimoniano la versatilità di picasso e il suo rapporto con arti diverse.
Radici culturali e stile
Attraverso un’esposizione ampia e variegata, si evidenzia la complessità della sua cifra espressiva e si sottolinea come le sue radici culturali abbiano influito sulle scelte stilistiche successive. La mostra si rivolge quindi a un pubblico interessato non solo alla storia dell’arte ma anche ai processi di influenza culturale e scambio tra civiltà diverse.
La collezione albertini a perugia e l’incontro con l’arte contemporanea
Dal 17 giugno al 6 gennaio la fondazione perugia ospita a palazzo baldeschi “Extra. segni antichi/visioni contemporanee”, un progetto a cura di marco tonelli. L’esposizione si basa sulla recente acquisizione di circa 1700 pergamene appartenenti alla collezione albertini, che vengono messe in dialogo con opere di 18 artisti contemporanei, fra cui alighiero boetti, emilio isgrò e maria lai.
Questa combinazione mette in risalto l’importanza storica delle pergamene e allo stesso tempo ne mostra la vitalità nella contemporaneità. I confronti tra i documenti antichi e le creazioni recenti ampliano il senso di entrambi, creando accostamenti inaspettati e stimolando riflessioni sul passare del tempo e sul valore dell’immagine scritta e visiva.
Tradizione e innovazione
Il progetto nasce dalla volontà di far dialogare la tradizione con l’innovazione, mettendo a fuoco il legame tra scrittura, segno e immagine lungo un arco temporale ampio. L’arte contemporanea non si limita a una mera illustrazione o commento, ma propone ragionamenti profondi che attraversano memoria, linguaggi e percezione.
Viaggio in italia a reggio emilia: paesaggi e sperimentazioni artistiche di inizio novecento
Reggio emilia ospita dal 19 giugno al 31 luglio alla galleria de’ bonis la mostra “Viaggio in italia”, che presenta un percorso tra paesaggi celebri e approcci artistici che hanno costruito l’identità culturale italiana. Tra gli artisti presenti figurano giacomo balla, carlo carrà, filippo de pisis, piero gilardi, renato guttuso e altri nomi noti.
La selezione mette a confronto opere con stili e tecniche diverse, dal futurismo al realismo, dalla pittura all’arte concettuale, sottolineando il ruolo che l’immagine del paesaggio ha avuto nella formazione del sentimento nazionale. La mostra illustra come pittori e scultori abbiano interpretato e reinventato luoghi, forme e atmosfere dell’Italia.
Trasformazioni sociali e culturali
Questi interventi testimoniano, criticamente, le trasformazioni sociali e culturali del paese nel corso del novecento. La rassegna offre inoltre spunti per comprendere il legame tra spazio fisico e rappresentazione artistica, evidenziando quanto la natura e l’urbanizzazione abbiano influenzato linguaggi e contenuti.
Mostra di marta roberti a bologna: universi onirici e figure simboliche tra arte e architettura
A bologna, a palazzo boncompagni, dal 19 giugno al 28 luglio è esposta “Giungla a palazzo” di marta roberti. L’esposizione curata da silvia evangelisti mette in scena un insieme di sfingi, animali fantastici, dee e figure antropomorfe, che compongono un mondo onirico e simbolico.
Le opere si confrontano con l’architettura e le decorazioni dello spazio espositivo, creando un legame tra pittura e ambiente che arricchisce la percezione dello spettatore. La poetica di roberti procede attraverso un linguaggio figurativo che evoca mitologie, paesaggi interiori e dimensioni immaginarie.
Dialogo tra arte e spazio
La mostra evidenzia come arte visiva e architettura possano dialogare intensamente, producendo una fruizione coinvolgente e spazialmente integrata. Con questa rassegna, roberti si conferma una presenza originale nel panorama artistico contemporaneo, capace di evocare atmosfere profonde e suggestive.
La fondazione peruzzo di padova e la riflessione sull’immagine e l’identità
Padova ospita dal 19 giugno al 5 ottobre la mostra “Damnatio figurae. dalla negazione dell’immagine al ritratto”, allestita nella ex chiesa di sant’agnese e curata da marco trevisan. La rassegna affronta temi legati all’identità, alla presenza e all’assenza dell’immagine, indagandone la forza evocativa attraverso lavori di artisti di diverse epoche.
Alla collezione peruzzo si uniscono opere di donald baechler, felice casorati, sandro chia, max ernst, jannis kounellis, zoran music, mimmo paladino, andy warhol, tom wesselman, mentre in prestito arrivano lavori di maurizio cattelan, aron demetz, nicola samorì e altri. Il confronto tra questi artisti esprime molteplici declinazioni del ritratto e della negazione dell’immagine in vari contesti storici e stilistici.
Riflessioni sull’identità
Il percorso espositivo invita a riflettere sul valore sociale e simbolico dell’immagine nella costruzione dell’identità, e sulle modalità con cui arte visiva può trasmettere assenze e presenze. L’itinerario si sviluppa all’interno di una struttura ricca di storia, che amplifica la dimensione evocativa dei lavori.
Antonello viola a venezia: il colore come energia vibrante e materia silenziosa
A ca’ pesaro, galleria internazionale d’arte moderna di venezia, dal 20 giugno al 28 settembre si tiene la mostra “L’oro della laguna” dedicata ad antonello viola, curata da elisabetta barisoni. Il progetto espone una selezione di dipinti ad olio su vetro e carta giapponese realizzati negli ultimi quattro anni dall’artista, molti presentati per la prima volta.
Le opere illustrano il colore come materia viva, energia che vibra dentro uno spazio-tempo alternativo e invita alla contemplazione. Il percorso si concentra sulle qualità fisiche e spirituali del colore, trasformando la visione in un’esperienza meditativa, capace di fermare il tempo.
Esperienza e colore
L’allestimento è pensato su misura per le sale al secondo piano del museo, valorizzando la suggestione e l’intensità delle superfici e delle tonalità scelte da viola. La mostra rappresenta un momento di approfondimento sul ruolo del colore, tema centrale nella sua ricerca artistica recente.