La Frick Collection di New York ha recentemente inaugurato una mostra imperdibile dedicata alle lettere d’amore di Johannes Vermeer, segnando così l’apertura della nuova ala per le esposizioni temporanee. Questo evento rappresenta una tappa fondamentale nella rinascita dell’istituzione, che ha riaperto le sue porte il 17 aprile 2023, dopo anni di chiusura per lavori di restauro. La mostra è la prima a New York dedicata a Vermeer dal 2001, quando il Metropolitan Museum of Art aveva presentato una sua esposizione.
Al centro di questo evento di grande rilevanza si trova il capolavoro della Frick, “Mistress and Maid”, l’ultimo dipinto acquistato dal magnate dell’acciaio Henry Clay Frick nel 1919, poco prima della sua morte. L’opera è affiancata da altri due dipinti dello stesso autore, provenienti dal Rijksmuseum di Amsterdam e dalla National Gallery of Ireland di Dublino, in prestito fino al 31 agosto.
Un nuovo inizio per la Frick Collection
“Si apre una nuova era per la Frick”, ha dichiarato Axel Rüger, il nuovo direttore della Frick Collection, che ha assunto il suo incarico dopo una carriera di successo alla Royal Academy di Londra e con un forte background come storico dell’arte olandese. La mostra è il risultato di una stretta collaborazione tra la curatrice interna Aimee Ng e il curatore ospite Robert Fucci, dell’Università di Amsterdam.
“Le opere esposte rappresentano metà dei dipinti conosciuti di Vermeer su un tema ad alta carica emotiva”, ha spiegato Fucci, “in cui i momenti della scrittura e della ricezione di un messaggio si trasformano in un teatrino dell’animo, tra attese, sospetti e sospiri”. Questa caratterizzazione invita il pubblico a immergersi in una dimensione intima e personale, dove le relazioni umane si intrecciano con il gesto della scrittura e della lettura.
Un centro di riferimento per gli appassionati di Vermeer
La Frick Collection, con cinque dipinti di Vermeer attualmente esposti, in aggiunta ai due già in collezione, rende il complesso di New York un vero e proprio centro di riferimento per gli appassionati dell’artista olandese. Con altri cinque dipinti al Metropolitan, ora New York ospita un totale di dieci opere di Vermeer concentrate in un raggio di undici isolati, ovvero un terzo della sua produzione conosciuta. Questo afflusso di opere offre ai visitatori un’opportunità unica di confrontare diverse interpretazioni dello stesso tema, arricchendo l’esperienza visiva e culturale.
La storia affascinante delle opere esposte
Il dipinto “Mistress and Maid” della Frick è ritenuto il più antico e il più grande dei tre dipinti in mostra. L’opera offre una prospettiva unica: lo spettatore è invitato a entrare nel mondo del dipinto, mentre nel dipinto di Amsterdam la scena viene osservata da un corridoio in ombra, quasi come un voyeur. In tutte e tre le composizioni, il ruolo della cameriera si rivela centrale. Non è solo una messaggera, ma anche una confidente e un’alleata invisibile degli amanti. Come sottolinea Fucci, la figura della domestica introduce dinamiche narrative e psicologiche complesse, che spaziano dalla mediazione alla complicità, fino alla distanza emotiva.
La storia dell’opera prestata da Dublino è particolarmente affascinante. Al momento della morte di Vermeer, la sua vedova, Catharina Bolmes, cedette il dipinto, insieme a un’altra tela, a un fornaio di Delft, un collezionista d’arte benestante, per saldare un debito significativo, equivalente a “tre anni di pane per una famiglia di undici figli”. Catharina, tuttavia, inserì nel contratto una clausola che le consentiva di riacquistare le opere, poiché le erano particolarmente care. Questo dettaglio, documentato in fonti storiche, mette in luce quanto i dipinti fossero parte integrante della vita privata dell’artista e della sua famiglia.
La mostra alla Frick Collection non solo celebra l’arte di Vermeer, ma offre anche una riflessione profonda sulle relazioni umane, l’amore e la comunicazione. Attraverso l’analisi dei temi presenti nei dipinti, i visitatori possono esplorare le emozioni e le dinamiche che caratterizzano il mondo intimo dei personaggi raffigurati. Il dialogo tra le opere esposte permette di cogliere le sfumature della vita quotidiana nel XVII secolo, un periodo in cui il gesto della scrittura rappresentava non solo un atto pratico, ma anche un modo per esprimere sentimenti profondi e complessi.
Con la sua ristrutturazione e questa nuova mostra su Vermeer, la Frick Collection si posiziona come un punto di riferimento per l’arte e la cultura a New York, continuando a offrire al pubblico esperienze uniche e coinvolgenti. Con un occhio verso il passato e uno verso il futuro, l’istituzione si prepara a dare il benvenuto a una nuova generazione di visitatori e appassionati d’arte.