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Il presidente petro abroga il referendum sulla riforma del lavoro dopo l’approvazione parlamentare

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Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha rinunciato al referendum previsto per il 7 agosto 2025 sulla riforma del mercato del lavoro. La decisione arriva dopo che il Parlamento di Bogotà ha approvato il testo della riforma proposto dall’esecutivo. Petro ha inoltre anticipato una nuova iniziativa per le elezioni presidenziali del 2026, con un voto popolare sull’eventuale convocazione di un’assemblea costituente.

Abrogazione del referendum sul mercato del lavoro dopo il sì del parlamento

Il presidente Gustavo Petro ha comunicato tramite un post su X, la piattaforma social dove è molto attivo, di aver revocato il decreto che fissava il referendum per la riforma del lavoro. La consultazione doveva tenersi il 7 agosto, ma è stata considerata superflua dopo l’approvazione della legge da parte dell’assemblea legislativa colombiana.

Petro ha spiegato che la decisione di abrogare il decreto segue il principio che il potere legislativo, composto dai rappresentanti eletti dal popolo, ha già preso atto della volontà sovrana dei cittadini con la conversione della riforma in legge. In questo modo, la procedura popolare si è resa inutile, dato che la riforma è divenuta normativa attraverso i canali istituzionali previsti.

La riforma del mercato del lavoro era uno dei punti chiave del programma del presidente. Mira a modificare le condizioni di impiego e i diritti dei lavoratori nel Paese, con l’obiettivo dichiarato di migliorare le garanzie sociali e le opportunità occupazionali. L’approvazione parlamentare ha segnato una tappa importante, consolidando il sostegno istituzionale al progetto.

Prospettive per il voto sulla convocazione dell’assemblea costituente nel 2026

Durante lo stesso messaggio, Petro ha annunciato un’iniziativa per il futuro prossimo. Nelle elezioni presidenziali previste a maggio 2026 proporrà l’introduzione di una scheda elettorale per consultare i colombiani sull’ipotesi di convocare un’assemblea nazionale costituente. Questa assemblea avrebbe il compito di rivedere e modificare la Costituzione vigente, risalente al 1991.

Il presidente ha espresso la speranza che milioni di cittadini partecipino a questo voto, attribuendo all’esito un valore decisivo per indirizzare l’orientamento del prossimo governo e del Parlamento. L’obiettivo è dare mandato a chi sarà eletto di sviluppare uno “stato sociale di diritto”, rafforzare la giustizia sociale, ampliare la democrazia partecipativa e consolidare la pace.

Questa proposta rappresenta un passo politico rilevante. Convocare un’assemblea costituente, infatti, implica un processo complesso di riscrittura delle norme fondamentali che regolano la vita del Paese. Petro appare intenzionato a coinvolgere direttamente la popolazione in questa scelta strategica, affidandosi a un voto referendario. Lo strumento potrebbe aprire la strada a modifiche sostanziali nella struttura istituzionale e nella tutela di diritti civili e sociali.

Significato politico delle scelte di petro e impatti sulla scena colombiana

La decisione di abrogare il referendum sulla riforma del lavoro dopo l’approvazione parlamentare indica una preferenza per la via istituzionale formale. Petro riconosce il ruolo del parlamento come espressione legittima della volontà popolare e evita di ricorrere a strumenti di democrazia diretta ormai non necessari.

Al tempo stesso, il progetto di referendum per la convocazione dell’assemblea costituente rivela la volontà di aprire un dialogo più largo con la cittadinanza su temi di lunga durata. Modificare la costituzione resta una questione complessa e delicata, che coinvolge attori politici, sociali e istituzionali.

Il tentativo di Petro si colloca in un contesto politico colombiano caratterizzato da tensioni sociali e da una domanda crescente di cambiamenti nei diritti e nell’organizzazione dello Stato. La prospettiva di una nuova Costituzione potrebbe rispondere a queste istanze, ma richiede un ampio consenso per evitare divisioni profonde.

Un equilibrio tra rappresentanza e partecipazione popolare

In definitiva, le mosse del presidente delineano un percorso politico che cerca di bilanciare forme rappresentative e momenti di partecipazione popolare diretta. I prossimi mesi, con lo svolgimento delle elezioni presidenziali e il possibile referendum, saranno decisivi per il futuro politico della Colombia.

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