Home Ambiente Il ministero dell’agricoltura prepara la mappa per sovrapporre pesca e rinnovabili offshore nella pianificazione marittima
Ambiente

Il ministero dell’agricoltura prepara la mappa per sovrapporre pesca e rinnovabili offshore nella pianificazione marittima

Share
Share

Il rapporto tra attività di pesca e sviluppo delle energie rinnovabili offshore è al centro di un nuovo progetto del ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste . L’obiettivo è creare una mappa capace di individuare con precisione le zone dove le aree di pesca ad alta intensità si sovrappongono a quelle destinate all’eolico e al solare galleggiante. Questa iniziativa parte dal bisogno di una pianificazione dello spazio marittimo in Italia più dettagliata e funzionale a conciliare gli usi diversi del mare.

Criticità sulle aree di pesca e rinnovabili offshore

La questione di come integrare l’energia eolica offshore con la pesca è cruciale per il futuro della blu economy italiana. L’Associazione generale delle Cooperative italiane ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un confronto tecnico approfondito. Un incontro tenutosi il 18 giugno, con vari attori coinvolti, ha messo in luce il rischio che la pianificazione marittima faccia solo dichiarazioni generiche sul tema, senza dati precisi a supporto.

Secondo AGCI, la mancanza di una mappatura dettagliata potrebbe mettere a rischio la filiera ittica nazionale. In alcune zone, senza una definizione chiara delle sovrapposizioni, l’attività di pesca potrebbe ridursi anche del 60%. La cooperativa ha evidenziato che le aree dove sviluppare progetti di rinnovabili devono essere scelte tenendo in considerazione eventuali conflitti, ma anche opportunità di sinergia con la pesca e altre attività marine.

Il problema è concreto: gli impianti eolici e i sistemi solari galleggianti occupano superfici marine che le imprese di pesca utilizzano da sempre. Imporre nuove destinazioni senza dati puntuali rischia di creare attriti tra operatori economici e rallentare lo sviluppo di entrambi i settori.

Il ministero dell’agricoltura avvia la mappatura dell’intensità di pesca

Per rispondere a queste preoccupazioni, il direttore generale del Masaf, Francesco Saverio Abate, ha deciso di mettere al lavoro la Direzione generale dell’agricoltura per realizzare una mappa sull’intensità dello sforzo di pesca lungo le coste italiane. Questo strumento servirà a identificare con precisione le aree dove l’attività ittica è più concentrata.

L’approccio prevede di sovrapporre questa mappa alle zone individuate come “idonee” o di “accelerazione” per le energie rinnovabili offshore. Il progetto mira a facilitare una pianificazione più precisa, che possa ridurre i conflitti territoriali e suggerire soluzioni condivise per sviluppare le rinnovabili senza danneggiare la pesca.

La pianificazione dello spazio marittimo in italia: un quadro ancora incompleto

La pianificazione dello spazio marittimo serve per organizzare l’uso delle acque nazionali, bilanciando l’attività economica con la salvaguardia dell’ecosistema marino. L’Unione europea ha fissato principi con la direttiva 2014/89/UE. L’Italia ha recepito la normativa con il decreto legislativo 2016 n.201, istituendo un comitato tecnico incaricato di sviluppare piani di gestione per gli spazi marittimi italiani.

Questi piani riguardano tre macro-aree: Adriatico, Ionio-Mediterraneo centrale e Mediterraneo occidentale. Sono pensati come documenti sovraordinati a tutti gli altri strumenti di gestione, con il compito di definire la distribuzione delle attività nel tempo e nello spazio. Le linee guida nazionali per i PGSM, approvate con decreto del presidente del consiglio dei ministri nel 2017, indicano i criteri per l’identificazione di siti destinati alle rinnovabili offshore e per valutare gli impatti ambientali e paesaggistici.

Solo nel settembre 2024 sono stati ufficialmente approvati i piani per tutte e tre le zone marittime. Tra le prescrizioni si sottolinea la necessità di adottare linee guida specifiche per la scelta delle aree idonee a ospitare impianti eolici, solari e altri sistemi di energia rinnovabile galleggiante, tenendo conto degli effetti sul territorio e sulle attività già presenti.

Il lavoro di masaf per una gestione equilibrata

Lo studio e la redazione della mappa sono un passo fondamentale per rendere credibile la pianificazione dello spazio marittimo. Solo disponendo di dati aggiornati sulle attività di pesca si può pensare a una gestione equilibrata e concreta degli spazi marini.

Il lavoro degli uffici del Masaf riflette la necessità di coordinare varie competenze e di ascoltare le richieste dei diversi settori coinvolti. Il mare italiano è un bene prezioso e la convivenza tra sfruttamenti economici differenti richiede un piano accurato e dati affidabili. Resta da vedere ora come questo strumento influenzerà le scelte future relative ai nuovi impianti rinnovabili nell’ambito marino nazionale.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.