L’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura media globale a 1,5 gradi centigradi rispetto al periodo pre-industriale si allontana sempre più. Un recente studio, sviluppato da 61 ricercatori di 17 paesi e pubblicato su Earth System Science Data, conferma l’impossibilità di raggiungere questo traguardo. Gli autori, molti dei quali membri dell’Ipcc, evidenziano come l’insufficiente risposta politica e le emissioni ancora elevate rendano questo target fuori portata.
L’analisi anticipata sulla crisi climatica e il ruolo del carbon budget
I ricercatori hanno voluto superare i limiti temporali del Gruppo intergovernativo sul clima, che aggiornerà i dati solo a fine decennio. Il loro intento è fornire informazioni tempestive ai decisori politici. L’attenzione si è concentrata sul cosiddetto “carbon budget”: il quantitativo massimo di gas serra che si può ancora emettere senza superare gli obiettivi climatici stabiliti dall’Accordo di Parigi. Questo accordo punta a mantenere il riscaldamento globale sotto la soglia di 2 gradi, cercando di avvicinarsi il più possibile a 1,5 gradi.
Lo studio mostra che il carbon budget residuo per stare sotto 1,5 gradi è di circa 130 miliardi di tonnellate di CO2. Questo equivale a tre anni di emissioni al ritmo attuale, ma la situazione è addirittura più grave, dato l’aumento delle concentrazioni di metano, un gas serra potente. La climatologa Sophie Szopa ha dichiarato a Le Monde che “il carbon budget verrà esaurito in tempi brevi”, sottolineando l’inerzia delle società nella modifica dei comportamenti.
Le emissioni attuali e le prospettive per il prossimo decennio
Il cammino intrapreso dai governi appare lontano dagli impegni presi nella Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, siglata a Parigi nel 2015. Secondo i dati, una temperatura stabilmente superiore di 1,5 gradi potrebbe manifestarsi già entro la fine di questo decennio, se non si modificano gli attuali parametri emissivi. Nel frattempo, i gas serra continuano ad accumularsi nell’atmosfera con un ritmo che lascia poche speranze di inversione nel breve termine.
Se si guarda alla soglia dei 2 gradi, il carbon budget ancora disponibile sale a circa 1.050 miliardi di tonnellate di CO2, ma anche questo limite potrebbe essere superato entro 25 anni se si continuano le emissioni ai livelli attuali. L’analisi rimarca che pur auspicando un aumento dell’azione climatica, il margine di tempo resta limitato e non si può abbassare la guardia.
Importanza di ogni frazione di grado nel riscaldamento globale
Il rapporto speciale dell’Ipcc del 2018 ha mostrato quanto un incremento di temperatura anche minimo, come mezzo grado in più, abbia conseguenze significative. Superare il limite di 1,5 gradi orienta il pianeta verso condizioni climatiche molto più severe. Nel documento si evidenziano esempi di impatti diretti sull’ecosistema, sicurezza alimentare, eventi meteorologici estremi e salute umana.
La conferenza cop30 e la sfida per l’azione climatica
La prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Cop30 prevista a Belém in Brasile a novembre 2025, dovrà considerare le nuove evidenze scientifiche. La sfida rimane nel tradurre questi dati precoci in azioni concrete e urgenti da parte di governi e comunità internazionali.