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Il governo approva l’housing sociale a prezzi calmierati per i lavoratori del turismo con un fondo da 120 milioni di euro

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Il governo ha introdotto una nuova misura pensata per sostenere i lavoratori del settore turistico con alloggi a prezzi calmierati. L’iniziativa punta a migliorare le condizioni abitative di chi lavora nel turismo, garantendo una forma di housing sociale e rafforzando così anche la tenuta delle imprese del comparto. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha annunciato la decisione al termine dell’ultimo Consiglio dei ministri.

Il finanziamento e gli obiettivi dell’housing sociale per i lavoratori del turismo

La misura prevede un fondo complessivo di 120 milioni di euro, articolato tra spese correnti e investimenti di capitale. Questi soldi serviranno a sostenere la realizzazione e la gestione di alloggi a prezzi calmierati rivolti ai lavoratori del turismo, categoria spesso soggetta a condizioni abitative precarie a causa della natura stagionale e temporanea delle mansioni.

Il governo ha spiegato che l’intervento mira a facilitare l’accesso alla casa per questa categoria, riducendo i costi e favorendo la stabilità lavorativa sul territorio. L’iniziativa risponde anche a una necessità imprenditoriale: garantire ai datori di lavoro la disponibilità di personale che non debba affrontare difficoltà a trovare un alloggio, specie nelle località turistiche più gettonate e con mercati immobiliari molto tesi.

Politiche precedenti di sostegno al lavoro nel turismo

La nuova misura rientra in un filone più ampio di politiche realizzate dall’attuale esecutivo per sostenere il settore turistico, noto per l’elevata incidenza di lavoro stagionale, notturno e spesso sottopagato. Nel primo anno di governo erano state introdotte agevolazioni specifiche, come la decontribuzione per le ore lavorative notturne o i turni estivi, per alleggerire il costo del lavoro nelle stagioni più intense.

Un cambiamento importante riguarda anche la tassazione sulle mance: fino a poco tempo fa venivano tassate come reddito da lavoro dipendente, al 23% o più a seconda delle aliquote, mentre oggi la quota è scesa al 5%. Questo intervento diretto ha permesso a molti lavoratori di trattenere una parte molto più ampia del guadagno extra legato al servizio, rafforzando il loro incentivo e il reddito netto.

Effetti attesi e impegno futuro del governo nel turismo

Con l’adozione di questo nuovo provvedimento per l’housing sociale, il governo intende proseguire nel sostegno concreto al turismo italiano, settore che rappresenta una fetta significativa dell’economia nazionale. La ministra Santanchè ha sottolineato che quanto fatto finora non rappresenta una parentesi, ma un percorso che continuerà anche nei prossimi anni.

Rafforzare imprese e lavoratori nel turismo

Le scelte puntano a incentivare le imprese e a migliorare la qualità della vita dei lavoratori, per rendere meno complesso il rapporto fra domanda e offerta di lavoro stagionale. In questo modo, si vuole evitare la perdita di risorse umane dovuta a difficoltà logistiche e abitative che spesso compromettono la continuità e la qualità del lavoro nel turismo.

L’attenzione resta alta anche per il tema della flessibilità, con possibili ulteriori misure che garantiscano un ambiente lavorativo più sostenibile nelle località turistiche, specialmente nelle province e città ad alta attrattività turistica. Il dialogo tra istituzioni, categorie di lavoratori e imprenditori sarà fondamentale per calibrare azioni mirate nei prossimi mesi.

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