La polizia di milano ha bloccato due giovani nordafricani sospettati di aver compiuto rapine e furti con strappo di orologi costosi nel cuore della città, tra luglio e agosto 2022. I malviventi avevano preso di mira passeggiatori e turisti per sottrarre orologi dal valore elevato, agendo con violenza e destrezza. L’inchiesta, sviluppata attraverso immagini delle telecamere e appostamenti, ha portato all’arresto dei due, arrestati con documenti falsi.
Dettagli sulle rapine avvenute in centro a milano
Tra i fatti contestati ai fermati ci sono due episodi distinti avvenuti nel luglio del 2022 a Milano. Il 3 luglio, in via San Giovanni Sul Muro, è stata compiuta una rapina ai danni di un cittadino brasiliano. A quest’ultimo, con forza, è stato strappato un orologio Patek Philippe dal polso: un modello valutato intorno ai 100.000 euro. La violenza del gesto ha allarmato i passanti e attirato l’intervento di forze dell’ordine.
A pochi giorni prima, il primo luglio, a corso Venezia, i due avrebbero sottratto con un gesto rapido un orologio Richard Mille a un cittadino italiano. In questo caso, il bene sottratto si è rivelato una copia e non l’originale di alto valore, ma resta comunque un furto con strappo che ha contribuito a ricostruire la serie di reati addebitati ai sospettati.
Come sono state identificate le persone arrestate
L’identificazione dei due è arrivata grazie a un lavoro certosino della polizia, che ha acquisito filmati provenienti dalle videocamere di sicurezza nella zona degli episodi e in alberghi dove alloggiavano i sospettati. I video hanno permesso di seguire i loro spostamenti e ha rivelato l’uso di documenti falsi per soggiornare in strutture ricettive cittadine, elemento che ha ulteriormente insospettito gli investigatori.
Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Centro, operando sotto la guida della procura, hanno ricostruito una rete criminale più ampia. I due arrestati infatti non erano soli: erano arrivati a Milano insieme ad altri nordafricani con l’obiettivo di colpire nel centro, scegliendo vittime vulnerabili e seguendole prima dei colpi. Questa dinamica ha mostrato un piano organizzato, volto a sfruttare la concentrazione di persone e la presenza di beni preziosi in vista.
Le verifiche e il controllo conclusivo degli arrestati
Nei giorni successivi agli arresti, gli agenti del Commissariato Greco Turro hanno effettuato controlli diretti sui sospettati. Durante questi controlli, i due hanno mostrato di continuare a utilizzare gli stessi documenti falsificati scoperti in precedenza, confermando così come la rete di identità fittizie fosse parte del loro sistema per muoversi nell’ambiente milanese senza destare sospetti.
Il fermo dei due giovani è stato quindi convalidato dalle autorità giudiziarie competenti, che hanno accolto le prove raccolte durante le indagini. Il caso sottolinea l’attenzione delle forze dell’ordine nel contrasto a furti di lusso, specialmente in aree centrali frequentate da turisti e residenti con beni di valore facilmente individuabili.
La vicenda resta aperta a ulteriori sviluppi, anche in vista di eventuali altre persone coinvolte nella rete, alla quale si sta lavorando per completare il quadro delle responsabilità.