Un uomo di 65 anni della Valtellina ha perso la vita durante un’escursione nei pressi del rifugio Tibet al passo dello Stelvio. La tragedia è avvenuta nella mattinata del 2025, in un’area montana posta a circa 2.800 metri di quota. Le operazioni di soccorso si sono svolte rapidamente ma non hanno potuto evitare il decesso.
Il rischio delle escursioni ad alta quota e la sicurezza negli ambienti montani
Il passo dello Stelvio è una meta frequentata dagli appassionati di trekking e alpinismo. La zona richiede esperienza e preparazione fisica adeguata, visto il terreno difficile e l’altitudine significativa. Incidenti come questo ricordano l’importanza di adottare tutte le precauzioni, come informarsi sul meteo, scegliere percorsi alla propria portata e portare l’equipaggiamento adeguato. Le autorità locali stanno valutando di rafforzare le misure di sicurezza e di comunicazione per evitare altri episodi simili, segnalando l’accesso e offrendo assistenza ai visitatori meno esperti.
L’intervento tempestivo di elisoccorso e guardia di finanza
Immediatamente dopo la segnalazione, sul posto è arrivato l’elisoccorso Pelikan 3, specializzato in interventi di emergenza in montagna. L’equipaggio, insieme agli uomini della Guardia di finanza, ha coordinato le operazioni di recupero. Hanno lavorato in condizioni difficili, fra pendii ripidi e temperature basse, tipiche dei quasi 3.000 metri di quota. Purtroppo, una volta raggiunto il luogo della caduta, i soccorritori hanno potuto solo constatare la morte dell’escursionista e hanno proceduto al recupero della salma per il trasporto a valle.
Il drammatico incidente sulle montagne del passo dello Stelvio
Verso le 10:45 della mattina, l’escursionista si trovava nella zona del rifugio Tibet quando è caduto precipitando da una posizione elevata. La dinamica esatta della caduta resta ancora da chiarire. Il luogo è noto per la sua difficoltà e per i sentieri spesso accidentati, soprattutto in questo periodo dell’anno. Le condizioni meteo non hanno segnalato fenomeni particolari che avrebbero potuto influire direttamente sull’incidente, ma le altitudini elevate e possibili zone scivolose rappresentano sempre un rischio per chi cammina in montagna.
“Le operazioni di soccorso sono state tempestive, ma purtroppo non è stato possibile salvare l’escursionista”, hanno dichiarato gli operatori intervenuti.