Tiziana Rocca, una delle figure più influenti del panorama cinematografico italiano, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla sua carriera e le sfide che ha affrontato come donna nel settore. Direttore artistico del Taormina Film Festival, Rocca ha dimostrato di essere una professionista capace di operare a livelli internazionali, eppure, come ha affermato in un’intervista all’ANSA, deve ancora combattere contro i pregiudizi legati al suo genere.
Nata a Pozzuoli nel 1966, Tiziana Rocca ha costruito una carriera solida e rispettata. “Sono una professionista al di là delle parti”, ha dichiarato, sottolineando il suo desiderio di essere valutata esclusivamente per il suo talento e la sua dedizione. “Voglio essere giudicata soltanto per la mia professionalità, per l’impegno e per nessun altro motivo. Non perché sono bionda o perché ho i capelli lunghi.” Questa affermazione mette in luce una questione cruciale: le donne nel mondo del cinema spesso si trovano a dover affrontare pregiudizi e stereotipi, che possono ostacolare il loro riconoscimento e la loro crescita professionale.
il successo del taormina film festival
Il Taormina Film Festival, sotto la direzione di Rocca, ha registrato un notevole successo, evidenziando la sua capacità di attrarre talenti internazionali e coinvolgere il pubblico. “Quando ho ripreso in mano Taormina avevo chiarissimo cosa fare”, ha spiegato. L’obiettivo principale di Rocca era riempire il teatro e riportare i giovani al festival, un compito non facile in un’epoca in cui le abitudini di fruizione cinematografica sono cambiate drasticamente.
Un altro aspetto fondamentale del suo approccio è stata l’integrazione del territorio. Rocca ha lavorato per coinvolgere non solo il pubblico, ma anche gli alberghi, i ristoranti e i negozi locali, creando un legame forte tra il festival e la comunità. “Parlare con tutti e coinvolgere il territorio dall’inizio è una delle cose che vanno fatte”, ha commentato, sottolineando l’importanza di una strategia di marketing inclusiva e collaborativa.
programmazione e comunicazione strategica
La programmazione del festival è stata meticolosamente pianificata, con nomi di spicco come Michael Douglas, Catherine Deneuve e Martin Scorsese, il quale ha registrato un sold out. Rocca ha saputo creare una scaletta di eventi che ha mantenuto alta l’attenzione del pubblico e dei media, chiudendo in bellezza con star del calibro di Monica Bellucci e Tim Burton. “Il crescendo è fondamentale”, ha affermato, evidenziando come una buona programmazione possa influenzare direttamente il successo di un evento.
Ma non è solo la programmazione a fare la differenza. La Rocca ha anche evidenziato l’importanza di avere sponsor e partner, che sono essenziali per sostenere i costi e garantire la riuscita del festival. “Chiaramente pesano molto anche la comunicazione, la stampa, le televisioni”, ha detto, riconoscendo che una strategia di comunicazione efficace è imprescindibile per il successo di un festival. In questo contesto, il suo background come comunicatrice si rivela un grande vantaggio, consentendole di rivolgersi non solo al pubblico nazionale, ma anche a quello internazionale.
un esempio di determinazione e cambiamento
Essere definita una “marketing guru” da Variety non è un titolo che Rocca si è autoattribuita, ma un riconoscimento che ha accolto con soddisfazione. “Sono una grande lavoratrice, una manager culturale e direttore di festival all’altezza dei miei colleghi”, ha affermato con orgoglio. La sua carriera è una testimonianza di come si possa eccellere nel settore, senza farsi frenare dai pregiudizi. Rocca si è guadagnata il rispetto grazie alla sua determinazione e capacità di affrontare ogni aspetto del festival, dalla produzione alla gestione artistica.
Essere una donna in un campo dominato da uomini può presentare delle sfide uniche. Rocca ha descritto come il pregiudizio di genere possa influenzare le opportunità professionali e come sia necessario un cambiamento culturale per superare queste barriere. “Il mondo cambia e anche il cinema”, ha sottolineato, suggerendo che è tempo di riconoscere il valore delle donne nel settore e di aprire la strada a future generazioni di professioniste.
La sua storia è emblematicamente rappresentativa di molte altre donne che lavorano nell’industria cinematografica, dove il talento e l’impegno spesso devono confrontarsi con stereotipi e discriminazioni. La Rocca, con il suo esempio, continua a ispirare e a dimostrare che, nonostante le difficoltà, è possibile emergere e lasciare un segno indelebile nel mondo del cinema, a prescindere dal genere. La sua carriera è una luce guida per coloro che aspirano a raggiungere il successo in un settore che, sebbene in evoluzione, ha ancora strada da fare per garantire pari opportunità a tutti.