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La “Piscina di Dio” esiste davvero: dov’è la spiaggia segreta più bella d’Italia

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Piscina di dio
Tra acque turchesi e sabbia finissima, la Spiaggia dei Conigli conquista chi cerca un angolo di paradiso nel Mediterraneo - Smetteredilavorare.it
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In pochi conoscono, chiamata anche “Piscina di Dio”, mare cristallino, natura protetta e un paesaggio che lascia senza fiato. Ecco come raggiungerla.

Tra le insenature più affascinanti del Mediterraneo c’è un luogo dove il tempo sembra fermarsi, dove il mare si confonde col cielo e la sabbia brilla come polvere chiara sul fondale: si trova a Lampedusa, e viene chiamata da chi l’ha vista almeno una volta la “Piscina di Dio”. Un nome che non nasce a caso, ma che racconta la perfezione di una spiaggia incontaminata, circondata da una natura che ancora oggi riesce a proteggersi dal turismo di massa. Il suo vero nome è Spiaggia dei Conigli, ma chi l’ha visitata sa bene che questo frammento di costa non ha nulla da invidiare alle mete tropicali più celebrate.

Un angolo di paradiso tra cielo e mare: la Spiaggia dei Conigli

La Spiaggia dei Conigli si trova sull’isola omonima, di fronte alla costa sud-ovest di Lampedusa, nel cuore delle Pelagie. La sua bellezza è stata riconosciuta anche a livello internazionale: è stata votata seconda spiaggia più bella al mondo dagli utenti di Tripadvisor nel premio “Travellers’ Choice Best of the Best”. Un riconoscimento che racconta non solo l’impatto visivo del luogo, ma anche l’esperienza che offre a chi decide di raggiungerla.

Piscina di dio
Tra acque turchesi e sabbia finissima, la Spiaggia dei Conigli conquista chi cerca un angolo di paradiso nel Mediterraneo – Smetteredilavorare.it

Il mare è così trasparente da sembrare una piscina naturale, e la sabbia chiara, impalpabile, rende il fondale ancora più luminoso. A completare il quadro, un isolotto roccioso si erge a poche decine di metri dalla riva, disegnando un paesaggio quasi surreale, dove la terra incontra l’acqua senza confini netti. Ma la vera ricchezza del luogo sta nella sua funzione ecologica: qui nidifica la tartaruga Caretta caretta, una delle specie marine più a rischio. Durante i mesi estivi, chi ha la fortuna di visitare la spiaggia può assistere, in silenzio, alla deposizione delle uova, un momento raro e carico di emozione.

L’intera area è protetta e regolamentata, proprio per evitare che il flusso di visitatori comprometta un ecosistema delicato. È vietato disturbare gli animali, raccogliere sabbia o lasciare rifiuti. Tutto è pensato per garantire la sopravvivenza di un ambiente fragile, che riesce a mantenere il proprio equilibrio solo grazie alla cura e al rispetto delle regole.

Come raggiungere la “Piscina di Dio” e cosa aspettarsi una volta lì

Il viaggio per arrivare alla Spiaggia dei Conigli comincia con un volo per Lampedusa, la più grande delle isole Pelagie, situata più vicino all’Africa che alla Sicilia. Una volta atterrati, ci si sposta in auto o in scooter fino all’ingresso dell’area protetta, dove un sentiero ben curato accompagna i visitatori verso la costa. Il percorso a piedi, immerso nella macchia mediterranea, regala scorci mozzafiato sul mare e prepara gradualmente alla visione finale.

Nonostante la sua fama crescente, la spiaggia mantiene un’atmosfera intima e silenziosa. Qui non ci sono stabilimenti, lettini o bar. L’unico lusso concesso è quello della pace assoluta, della natura che domina e dell’acqua che avvolge tutto in un blu così denso da sembrare dipinto. Chi arriva, spesso decide di restare più a lungo del previsto, portando con sé solo uno zaino leggero, un telo e il desiderio di disconnettersi dal mondo esterno.

Le ore migliori per visitarla sono il mattino presto o il tardo pomeriggio, quando la luce accarezza la sabbia con tonalità calde e il rumore del mare si fonde con il canto dei gabbiani. È un luogo che non si dimentica facilmente, che tocca corde profonde e spinge a un rispetto spontaneo. Non c’è bisogno di musica, né di parole: basta guardarsi attorno.

La Spiaggia dei Conigli – o la “Piscina di Dio”, come la chiamano in molti – è un’esperienza più che un luogo. Non è solo una meta turistica, ma un incontro con la bellezza autentica, quella che sorprende e commuove. E per chi ha il coraggio di camminare un po’, di lasciare il telefono in tasca e di aprire gli occhi, è il posto perfetto per ricordarsi che la natura, a volte, sa ancora parlare da sola.

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