C’è tempo solo fino al 16 giugno 2025 per richiedere il bonus nuovi nati da 1.000 euro. La misura è destinata ai figli nati o adottati da gennaio, ma non tutti hanno diritto. Ecco a chi spetta e come fare domanda.
Chi ha avuto un figlio all’inizio del 2025 ha poco tempo per ottenere il contributo una tantum previsto dalla Legge di Bilancio. Il bonus nuovi nati, attivato formalmente da aprile, può essere richiesto solo da alcune categorie di famiglie e solo rispettando una scadenza precisa: il 16 giugno 2025. Dopo quella data, chi non ha inoltrato la domanda non potrà più accedere al beneficio. Un dettaglio importante che riguarda molti neogenitori e che non tutti hanno ancora colto.
A chi spetta il bonus e perché la scadenza del 16 giugno è decisiva
L’Inps ha pubblicato a inizio aprile una circolare ufficiale che chiarisce tutti i dettagli della misura. Il bonus prevede un’erogazione di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025, a condizione che il nucleo familiare rientri in precisi limiti ISEE: non più di 40.000 euro. Hanno diritto al contributo i cittadini italiani, quelli di uno Stato membro dell’Unione Europea o i titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo.
Il sostegno è finanziato con un fondo complessivo di 690 milioni di euro suddivisi tra il 2025 e il 2026, con l’obiettivo dichiarato di sostenere la natalità e offrire un aiuto immediato alle famiglie con minori. È importante specificare che, ai fini del calcolo, l’Assegno Unico Universale non viene conteggiato nell’Isee, rendendo più accessibile la soglia per molti richiedenti.

La domanda va inoltrata entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione, ma per chi ha avuto un figlio prima del 17 aprile, la scadenza unica fissata è appunto il 16 giugno 2025. Dopo quella data non sarà più possibile accedere al contributo, anche se si rientra nei requisiti. L’istanza può essere presentata tramite il sito dell’Inps, tramite Contact Center o presso un Caf o patronato.
Come inviare la domanda e tempi di pagamento del bonus
Per inoltrare la richiesta, il genitore dovrà presentare un’attestazione Isee in corso di validità e indicare il metodo di pagamento preferito: bonifico bancario o bonifico domiciliato. Una volta inviata, la domanda viene elaborata dall’Inps, che ha 30 giorni di tempo per procedere con l’erogazione del contributo. La cifra sarà accreditata direttamente sul conto oppure resa disponibile tramite ufficio postale.
Il bonus ha natura fiscale neutra: non costituisce reddito imponibile e non va dichiarato. È dunque un contributo interamente pulito, pensato per alleggerire le spese iniziali legate alla nascita o all’arrivo del bambino. Non ci sono limiti legati al numero di figli: ogni nascita dà diritto a un bonus, purché si rispettino le tempistiche.
Il termine del 16 giugno è quindi un passaggio fondamentale per tutte le famiglie interessate. Chi non si attiva in tempo rischia di perdere definitivamente il beneficio. Considerata l’entità economica del bonus e la semplicità della procedura, conviene procedere subito per non restare esclusi da questa misura di sostegno pensata per i neogenitori.