Scopri le sei città più economiche d’Italia dove vivere: tra mare, cultura e affitti bassi, ecco dove la qualità della vita incontra il risparmio.
Trovare una casa in Italia che coniughi qualità della vita e prezzi accessibili non è più un sogno riservato a pochi. In un Paese che alterna metropoli sempre più care a borghi isolati, esistono ancora città vivibili, ricche di servizi, università, trasporti pubblici e con affitti che non superano i 5 euro al metro quadro. Alcune di queste realtà si trovano lungo la costa, altre nell’entroterra più silenzioso, ma tutte condividono un aspetto: permettono di vivere dignitosamente anche con budget ridotti.
Bari, Palermo, Ancona, Potenza, Caltanissetta e Teramo sono tra le destinazioni che più spesso ricorrono tra i suggerimenti degli esperti del settore immobiliare per chi cerca una sistemazione permanente o una nuova partenza. Non solo per via dei prezzi calmierati, ma anche per l’equilibrio tra servizi, ambiente, opportunità di studio o lavoro e offerta culturale. In queste città si vive con poco, ma senza rinunciare al necessario, spesso nemmeno al bello.
Bari, Teramo e Caltanissetta: risparmiare senza rinunciare al mare o alla cultura
A Bari, il fascino del centro storico, il lungomare sempre affollato e una buona rete di collegamenti regionali fanno da cornice a una città dinamica ma non caotica. Qui il prezzo medio degli affitti resta competitivo rispetto ad altre città del sud, con una media che si attesta sotto i 7 €/m². Bari è anche sede universitaria e polo sanitario importante, elementi che contribuiscono ad attirare giovani e famiglie.

Teramo, in Abruzzo, offre una vita raccolta, con affitti tra i più bassi d’Italia, spesso sotto i 5 €/m². La presenza dell’università, la vicinanza alla costa adriatica e al Gran Sasso ne fanno una meta interessante per chi cerca un’alternativa più tranquilla alle grandi città, ma senza allontanarsi troppo da servizi fondamentali come ospedali, scuole e trasporti.
Nel cuore della Sicilia, Caltanissetta rappresenta un caso emblematico: affitti medi a 4,9 €/m², vendite immobiliari attorno ai 724 €/m², tanta storia e una qualità della vita che si nutre di rapporti umani e ritmi più lenti. Nonostante l’isolamento geografico, il costo contenuto della vita la rende adatta a chi cerca tranquillità, senza rinunciare alla cultura e a una cucina tra le migliori del Paese.
Potenza, Ancona e Palermo: città intermedie con prezzi ancora contenuti
Potenza, capoluogo lucano spesso trascurato, è tra le città con l’inflazione più bassa in Italia. Vivere qui può costare anche meno di 700 euro al mese, compreso affitto e spese. La città gode di una buona rete di trasporti verso il resto del sud e si distingue per una qualità dell’aria elevata, un’offerta culturale in crescita e un ritmo di vita adatto a famiglie o a chi cerca maggiore stabilità.
Ancona, affacciata sull’Adriatico, bilancia bene mare, storia, servizi sanitari efficienti e scuole di buon livello. I collegamenti con il centro e nord Italia, sia ferroviari che stradali, la rendono strategica per chi si sposta spesso. Anche qui, i prezzi restano inferiori rispetto a città come Bologna o Firenze, rendendola una delle capitali regionali più accessibili del Paese.
Palermo, pur essendo una grande città, offre prezzi medi molto bassi, specialmente in zone più periferiche o meno turistiche. Questo consente a molti di vivere in una metropoli ricca di storia, arte, gastronomia e mare con un budget contenuto. La città, dotata di aeroporto internazionale, permette anche spostamenti facili in Italia e all’estero, rendendola adatta anche a chi lavora da remoto o viaggia spesso.
Le segnalazioni immobiliari e i dati sugli affitti confermano come, in un’Italia sempre più spaccata tra città costose e territori marginali, esistano ancora centri urbani equilibrati dove la qualità della vita è alta e i costi restano bassi. Non si tratta solo di “dove costa meno vivere”, ma di dove vale la pena farlo. E queste sei città, per motivi diversi, rispondono bene alla domanda.