Dal 14 al 16 giugno treni, autobus e tram si fermano: i cittadini costretti a restare a casa dopo le 21
Un’ondata di scioperi investirà il trasporto pubblico in Lombardia, Campania e Sardegna, paralizzando le principali linee ferroviarie e urbane per tre giorni consecutivi. Un blocco che ricorda per gravità le restrizioni vissute durante la pandemia, con spostamenti ridotti al minimo e forti ripercussioni su pendolari e viaggiatori.
Stop alla mobilità in tre regioni: cosa succederà dopo le 21
La data è segnata: dal 14 al 16 giugno milioni di persone dovranno rivedere i propri piani di viaggio. Non si tratta di un coprifuoco imposto per legge, ma di un effetto diretto di una serie di scioperi del trasporto pubblico che, per entità e durata, ricreeranno una situazione molto simile a quella del lockdown.
La sera, dopo le 21, sarà quasi impossibile muoversi, soprattutto nei contesti urbani e interregionali. Treni, autobus, tram e funicolari si fermeranno per ore, rendendo impraticabili anche spostamenti brevi. Anche se non esistono divieti ufficiali, di fatto la mobilità sarà compromessa, costringendo molti cittadini a rimanere a casa per mancanza di alternative.

Questa situazione riguarda in particolare tre regioni: Lombardia, Campania e Sardegna, dove il personale del TPL ha annunciato astensioni coordinate per rivendicare rinnovi contrattuali, sicurezza sul lavoro e riorganizzazione del servizio.
Calendario dello sciopero: cosa succede in ogni giornata
Si comincia sabato 14 giugno, con lo sciopero del trasporto pubblico locale. In molte città i bus, tram e funicolari resteranno completamente fermi per ore, con un impatto diretto su chi si muove per motivi di lavoro, salute o impegni personali. I disagi saranno pesanti anche per i turisti presenti nelle città coinvolte.
Il giorno seguente, domenica 15 giugno, sarà il personale ferroviario a incrociare le braccia. Sono attesi ritardi e cancellazioni su treni regionali e interregionali, con effetti a catena anche nelle stazioni principali. Le fasce orarie garantite potrebbero alleviare solo in parte i disagi.
Il trittico si chiude lunedì 16 giugno, con un ulteriore sciopero che colpirà mezzi pubblici e linee ferroviarie, in particolare nelle aree metropolitane ad alta densità, come Napoli e Milano. Anche in questo caso, le ripercussioni saranno molto simili a un coprifuoco non ufficiale, con strade deserte e servizi ridotti al minimo.
Le autorità raccomandano a tutti i cittadini di organizzarsi con largo anticipo e, se possibile, limitare gli spostamenti nei giorni interessati. La situazione potrebbe peggiorare in caso di scioperi spontanei o prolungamenti delle proteste, non esclusi dai sindacati.