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Il documentario The Town that Drove Away trionfa a Cinemambiente

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Il documentario The Town that Drove Away trionfa a Cinemambiente
Il documentario The Town that Drove Away trionfa a Cinemambiente
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Il Festival CinemAmbiente, uno dei principali eventi dedicati al cinema documentario e all’ecologia, ha chiuso i battenti martedì 10 giugno, con una cerimonia di premiazione al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Questo festival, giunto alla sua 28/a edizione, ha offerto un programma ricco di proiezioni, dibattiti e incontri con autori, attirando un pubblico variegato e appassionato.

Il premio per il miglior documentario

Il premio più ambito, il Premio Asja per il miglior documentario della sezione internazionale, è stato conferito a “The Town that Drove Away”, un’opera del regista polacco Grzegorz Piekarski e della produttrice Natalia Pietsch. Con una durata di 70 minuti, il film affronta tematiche complesse legate alla dislocazione di comunità e all’impatto ambientale, raccontando storie di vita che si intrecciano con le sfide ecologiche del nostro tempo. La giuria, composta da esperti del settore come Alex Bellini, Massimo Bernardi, Johannes Kostenzer, Petrula Veljanovska e Ottavia Virzì, ha elogiato il film per la sua narrazione coinvolgente e la forte sensibilità visiva.

Menzioni speciali e riconoscimenti

Oltre al premio principale, una menzione speciale è stata assegnata a “Middletown”, un documentario di Jesse Moss e Amanda McBaine, che esplora le dinamiche sociali e politiche di una comunità americana. Questa pellicola di 110 minuti offre uno sguardo critico su come le politiche locali influenzino la vita quotidiana dei cittadini, rendendola una visione attuale e pertinente.

Il festival ha anche premiato il miglior cortometraggio della sezione internazionale con il Premio Smat, assegnato a “Bloodline” di Wojciech Węglarz, un intenso film polacco di 12 minuti. La giuria ha apprezzato la capacità di Węglarz di racchiudere una potente narrazione in un formato così conciso. Una menzione speciale è andata a “Hic svnt dracones” di Justin Fayard, la cui innovazione visiva ha colpito i membri della giuria.

Coinvolgimento del pubblico e accessibilità

Il pubblico ha avuto un ruolo attivo, assegnando il Premio Iren per il miglior documentario a “Blame – Bats, Politics and a Planet out of Balance…” di Christian Frei. Questo film svizzero, della durata di 122 minuti, affronta questioni globali legate all’equilibrio ecologico e politico, fornendo una visione critica su temi di attualità. La scelta del pubblico evidenzia l’importanza di coinvolgere gli spettatori nella discussione su questioni ambientali attraverso il potere del cinema.

Un aspetto particolarmente interessante di questa edizione è stata l’accessibilità delle opere presentate. Una selezione di 45 titoli è visibile gratuitamente online fino al 21 giugno, consentendo a un pubblico più ampio di accedere a film di qualità e di impegnarsi con le tematiche ambientali. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti nella democratizzazione dell’accesso alla cultura e nella sensibilizzazione riguardo le questioni ecologiche.

Il Festival CinemAmbiente non è solo un’occasione per celebrare il cinema, ma anche un’importante piattaforma di discussione su come le narrazioni cinematografiche possano influenzare la nostra comprensione delle problematiche ambientali. Con il suo impegno a promuovere il cinema come strumento di cambiamento, CinemAmbiente continuerà a essere un faro di speranza e innovazione per il futuro della settima arte e per le battaglie ecologiche del nostro tempo.

Written by
Sara Lucchetta

Sono una giornalista appassionata di Università, ricerca e tutto ciò che ruota attorno al mondo dello studio. La mia missione su smetteredilavorare.it è quella di esplorare e raccontare le sfide e le opportunità che gli studenti e i ricercatori affrontano ogni giorno. Credo fermamente nel potere della conoscenza e nel valore dell'istruzione come strumento di cambiamento. Oltre a dedicarmi alla mia passione per l'istruzione, mi piace anche tuffarmi nel mondo dello spettacolo e del cinema. Scrivere di film e eventi culturali mi permette di esprimere la mia creatività e di esplorare le diverse sfaccettature della vita. Quando non sono impegnata a scrivere, mi trovate spesso a cercare nuovi film da vedere o a discutere di tendenze culturali con amici e colleghi. La mia curiosità mi guida in ogni racconto e spero che le mie parole possano ispirare e informare chi legge.

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