In un contesto economico europeo sempre più competitivo, i Giovani Imprenditori di Confindustria lanciano un appello deciso alla politica e alle istituzioni italiane: è tempo di adottare una visione a lungo termine per lo sviluppo del Paese. La presidente dell’associazione, Maria Anghileri, durante il convegno di Rapallo dedicato agli industriali under 40, ha messo in evidenza la necessità di andare oltre l’atteggiamento di “galleggiamento” che ha caratterizzato l’Italia negli ultimi anni. “Se in un Paese come il nostro, che è la seconda manifattura d’Europa e tra i principali esportatori a livello mondiale, l’obiettivo rimane quello di sopravvivere per altri vent’anni, la nostra risposta è chiara: no, grazie”, ha affermato Anghileri.
La richiesta di investimenti per il futuro
La presidente ha invitato il Governo a prendere impegni concreti, in particolare a raddoppiare, entro il 2034, gli investimenti pubblici nella “Filiera Futuro”. Questa filiera comprende settori cruciali come:
- Natalità
- Istruzione
- Innovazione
Con un focus specifico sulle giovani imprese, la richiesta di Anghileri non è solo un’esortazione, ma un vero e proprio piano d’azione per costruire un futuro sostenibile e prospero per l’industria italiana. “Se il sogno americano ci appare oggi sfuocato, questo è il momento di costruire il nostro grande sogno italiano”, ha concluso la presidente, sottolineando l’importanza di un approccio proattivo e lungimirante.
L’importanza di una visione a lungo termine
Nel suo videomessaggio al convegno, la premier Giorgia Meloni ha riconosciuto le sfide che l’Italia deve affrontare, ma ha anche ribadito la potenza economica e industriale del Paese. “Abbiamo fatto tutto questo con la consapevolezza che l’Italia è una grande nazione e non intende rinunciare a essere una potenza economica”, ha dichiarato Meloni.
La premier ha evidenziato che l’Italia ha accumulato ritardi e difficoltà che devono essere recuperati, ma ha espresso fiducia nella capacità del Paese di pensare in grande. Meloni ha poi sottolineato l’importanza di una politica industriale che contempli una visione di medio e lungo periodo, in grado di anticipare i tempi anziché limitarsi a rispondere alle emergenze attuali.
La necessità di un cambiamento strutturale
Il convegno di Rapallo ha rappresentato un momento cruciale di confronto tra giovani imprenditori e rappresentanti istituzionali. La presenza di numerosi esperti e relatori ha arricchito il dibattito, offrendo spunti su come affrontare le sfide attuali. Tra i temi trattati, l’importanza di investire in ricerca e sviluppo, la necessità di una formazione adeguata per i giovani e il supporto alle start-up innovative sono stati al centro dell’attenzione.
La crisi economica e le difficoltà legate alla pandemia di COVID-19 hanno messo in evidenza l’urgenza di una strategia chiara e condivisa per il rilancio del Paese. I Giovani Imprenditori di Confindustria, consapevoli delle sfide che si trovano davanti, chiedono un cambio di passo, invitando il Governo a non limitarsi a misure tampone, ma a pensare a una riforma strutturale del sistema economico italiano.
L’industria italiana ha una storia gloriosa, eppure, negli ultimi anni, si è vista soffocata da burocrazia, mancanza di investimenti e una visione a breve termine. La richiesta di una “visione lunga di sviluppo” è quindi un invito a tutti gli attori coinvolti, dal governo alle imprese, a collaborare per costruire un futuro migliore.
In questo contesto, il ruolo dei giovani è cruciale. Essi non solo rappresentano il futuro dell’industria, ma sono anche portatori di idee innovative e di una visione fresca, capace di rompere con il passato e di abbracciare le sfide del presente. È quindi fondamentale che le istituzioni ascoltino le loro richieste e le loro esigenze, dando voce a una generazione che desidera contribuire attivamente al progresso del Paese.
La sfida è ambiziosa, ma non impossibile. Con un impegno congiunto e una visione chiara, l’Italia può tornare a essere un leader nel panorama industriale europeo e globale. La strada da percorrere è lunga, ma il momento per agire è adesso.