Home Soldi & Risparmi Addio a Franzo Grande Stevens, il leggendario ‘avvocato dell’Avvocato’
Soldi & Risparmi

Addio a Franzo Grande Stevens, il leggendario ‘avvocato dell’Avvocato’

Share
Addio a Franzo Grande Stevens, il leggendario 'avvocato dell'Avvocato'
Addio a Franzo Grande Stevens, il leggendario 'avvocato dell'Avvocato'
Share

È con grande tristezza che il mondo dello sport e dell’avvocatura italiana annuncia la scomparsa di Franzo Grande Stevens, una figura di spicco nel panorama legale e imprenditoriale del nostro Paese, noto per il suo legame indissolubile con la Juventus. Grande Stevens si è spento all’età di 95 anni, a pochi giorni dal suo 96° compleanno, che avrebbe festeggiato il 13 settembre. La notizia della sua morte è stata confermata da fonti vicine alla famiglia.

Nato a Napoli nel 1928, Franzo Grande Stevens ha intrapreso un percorso di studi in giurisprudenza, laureandosi con il massimo dei voti. Il suo talento e la sua determinazione lo portarono a trasferirsi a Torino, dove nel 1954 si iscrisse all’Albo degli avvocati. Da quel momento, la sua carriera decollò, affermandosi come uno degli avvocati d’affari più influenti in Italia.

L’avvocato dell’Avvocato

Grande Stevens è stato il legale di fiducia di Gianni Agnelli, il leggendario presidente della Fiat e della Juventus, guadagnandosi così il soprannome di ‘l’avvocato dell’Avvocato’. Questo titolo non solo evidenziava la sua vicinanza ad Agnelli, ma anche il suo ruolo cruciale nelle strategie legali e commerciali della famiglia Agnelli. La sua lista di clienti includeva nomi illustri come:

  1. Carlo De Benedetti
  2. Luigi Giribaldi
  3. Karim Aga Khan
  4. Famiglie storiche come Ferrero, Pininfarina e Lavazza

La sua abilità nel tessere relazioni e nel negoziare accordi complessi lo ha reso un personaggio rispettato e temuto nel mondo degli affari.

Ruoli e riconoscimenti

Oltre alla sua carriera legale, Grande Stevens ha occupato ruoli di rilievo in diverse istituzioni. È stato presidente della Toro Assicurazioni, vicepresidente della Fiat e presidente della Compagnia di San Paolo, una delle più importanti fondazioni bancarie italiane. Dal 2003 al 2006, ha ricoperto la carica di presidente della Juventus, dove ha avuto un impatto significativo sulla storia recente del club. A partire da quell’anno, è stato nominato presidente onorario della squadra bianconera, un riconoscimento della sua dedizione e del suo impegno verso il club.

La Juventus ha espresso il proprio cordoglio attraverso una nota ufficiale, sottolineando l’importanza di Grande Stevens non solo come presidente, ma anche come figura chiave nella storia del club. “Lutto per il mondo della Juventus e per quello dell’avvocatura italiana. Si è spento, all’età di 96 anni, Franzo Grande Stevens. Da sempre legato ai colori bianconeri, dal 2003 al 2006 è stato il nostro presidente, diventando proprio a partire da quell’anno presidente onorario del club”, si legge nel comunicato. La società ha inviato le proprie condoglianze e un forte abbraccio alla famiglia, evidenziando la perdita di un uomo che ha dato tanto al club.

Le controversie e il lascito

Uno dei momenti più controversi della carriera di Grande Stevens è stata l’operazione finanziaria del 2005, realizzata in collaborazione con Gianluigi Gabetti, che ha permesso alla famiglia Agnelli di mantenere il controllo della Juventus. Quest’operazione, sebbene necessaria per garantire la stabilità della società, ha suscitato numerose polemiche e ha portato a un’indagine da parte della Consob e della Procura. Tuttavia, è stata anche una mossa strategica che ha gettato le basi per il rilancio dell’azienda sotto la guida di Sergio Marchionne.

Franzo Grande Stevens è stato anche un sostenitore dell’alleanza tra Fiat e Chrysler, un passo fondamentale per l’espansione internazionale della Fiat. La sua visione e la sua capacità di anticipare le dinamiche del mercato globale hanno contribuito a rafforzare la posizione della Fiat in un contesto sempre più competitivo.

Oltre alle sue imprese nel settore legale e imprenditoriale, Grande Stevens ha avuto un impatto significativo anche nel mondo del calcio, dove il suo amore per la Juventus è sempre stato evidente. La sua presenza ha rappresentato un legame tra le generazioni passate e quelle future, poiché molti lo ricordano non solo come un avvocato di successo, ma anche come un grande appassionato di sport.

La sua morte lascia un vuoto incolmabile, non solo tra i suoi cari e colleghi, ma anche tra coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne le qualità umane e professionali. La sua figura rimarrà per sempre legata alla storia della Juventus e all’evoluzione del panorama legale italiano, rappresentando un esempio di dedizione e passione per il lavoro. La comunità bianconera e quella legale piangono oggi la perdita di un grande uomo, un professionista stimato e un amico sincero.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.