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Pensione a 59 anni: ecco l’unico requisito che ti permette di smettere subito di lavorare

Giulio Mancini Giugno 11, 2025
Pensione anticipata

Pensione anticipata a 59 anni - smetteredilavorare.it

Le lavoratrici che assistono un familiare con disabilità grave potranno andare in pensione a 59 anni: ecco i requisiti richiesti, i documenti da preparare e la scadenza per fare domanda.

Nel 2025 è stata introdotta una nuova possibilità di pensionamento anticipato, destinata esclusivamente a donne che svolgono attività di assistenza familiare. Chi assiste un parente con disabilità grave e ha almeno due figli potrà lasciare il lavoro già a 59 anni, senza passare dall’Ape Sociale. Il provvedimento, contenuto nelle disposizioni attuative INPS, punta a riconoscere un ruolo spesso invisibile: quello delle caregiver familiari, donne che dedicano tempo e risorse alla cura quotidiana di chi non è autosufficiente. Per ottenere l’accesso a questa misura è necessario rispettare alcune condizioni precise e inviare domanda entro una scadenza perentoria: il 30 maggio 2025.

Requisiti per andare in pensione a 59 anni

Il diritto alla pensione anticipata è vincolato a una situazione ben definita, che deve essere documentata in modo completo. In particolare, la norma si rivolge alle lavoratrici che:

abbiano almeno due figli;

abbiano maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024;

prestino assistenza continuativa da almeno sei mesi a un familiare convivente, affetto da disabilità grave riconosciuta ai sensi della Legge 104/1992.

Pensione anticipata
Pensione anticipata per i caregiver – smetteredilavorare.it

Il legame familiare non basta da solo: è richiesta convivenza effettiva, da dimostrare con la residenza anagrafica coincidente e con eventuali ulteriori documenti che ne attestino la realtà. È irrilevante se le persone abitino in due appartamenti distinti all’interno dello stesso stabile: conta che la convivenza risulti tracciabile e continuativa.
La misura si configura come un accesso privilegiato alla pensione, pensato per valorizzare il lavoro domestico e di cura che molte donne svolgono lontano dai riflettori. Non richiede l’attivazione di strumenti come l’Ape Sociale, ma resta soggetta a verifiche da parte degli enti previdenziali.

Come presentare la domanda e quali documenti servono

La domanda va presentata entro il 30 maggio 2025. Superare questa scadenza significa perdere il diritto alla pensione anticipata per l’anno in corso. L’INPS ha confermato che si tratta di un termine non prorogabile, da rispettare rigorosamente.
Chi intende aderire deve prepararsi per tempo. La richiesta può essere inviata attraverso il portale INPS, i patronati o i canali di assistenza messi a disposizione. Servono documenti anagrafici, certificazioni mediche aggiornate, prova della convivenza, e tutta la documentazione contributiva che attesti il raggiungimento del requisito dei 35 anni.
I controlli dell’ente previdenziale saranno puntuali, anche in considerazione del fatto che la misura riguarda una platea ristretta e nasce per sostenere situazioni di fragilità familiare. La residenza anagrafica è un primo vincolo, ma non è l’unico: la convivenza deve essere effettiva e stabile, e non il frutto di uno spostamento formale per rientrare nei requisiti.

Chi intende approfittare di questa opportunità ha ancora qualche settimana per organizzarsi, ma deve agire in fretta. Il riconoscimento della pensione a 59 anni, senza ulteriori filtri burocratici, rappresenta una delle vie più dirette all’uscita anticipata dal lavoro, anche se resta riservata a una categoria ben precisa di lavoratrici. In molti casi, si tratta di donne che hanno sacrificato anni di carriera per accudire genitori, figli o coniugi in difficoltà, e che oggi vedono riconosciuto quel tempo speso fuori dagli orari d’ufficio.

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