La Via Francigena punta a raggiungere 100mila pellegrini entro il 2025

L’Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf) ha annunciato un obiettivo ambizioso: raggiungere 100.000 pellegrini all’anno lungo il percorso italiano della Via Francigena entro il 2025. Questo traguardo è stato comunicato dal presidente Francesco Ferrari durante un evento a Firenze, dedicato alla candidatura della Via Francigena come patrimonio dell’umanità UNESCO, sostenuto dalla Regione Toscana.

Ferrari ha evidenziato che nel 2022 sono state registrate circa 50.000 presenze lungo il cammino, con un incremento del 30% nelle prime metà del 2023, anche grazie all’anno del Giubileo. “Vogliamo arrivare a 100.000 pellegrini”, ha dichiarato Ferrari, sottolineando l’importanza di un obiettivo che richiede l’impegno di tutti i 250 soci dell’associazione. Ha aggiunto che è fondamentale lavorare per far crescere questo percorso, aspirando a raggiungere livelli simili a quelli del Cammino di Santiago, pur non essendo questo il loro obiettivo principale.

Un percorso di crescita e opportunità

La Via Francigena non è più solo un percorso europeo, ma sta attirando pellegrini da tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti, il Canada e il Brasile. Questo crescente interesse internazionale rappresenta una grande opportunità per il turismo italiano, in particolare per le regioni attraversate dal cammino. La Via Francigena si snoda per circa 1.000 chilometri dall’Inghilterra fino a Roma, attraversando sette regioni italiane:

1. Valle d’Aosta
2. Piemonte
3. Lombardia
4. Liguria
5. Emilia Romagna
6. Toscana
7. Lazio

La Toscana, in particolare, gioca un ruolo centrale nel progetto di valorizzazione della via, con un tratto di 380 chilometri che coinvolge oltre 40 comuni e 15 tappe. Questo percorso non solo offre la possibilità di scoprire paesaggi mozzafiato, ma rappresenta anche una risorsa culturale e storica di grande valore.

Verso la candidatura UNESCO

Il processo verso la candidatura a patrimonio UNESCO è in pieno svolgimento. Recentemente è stato consegnato al Ministero della Cultura il “preliminary assessment”, un documento preliminare che accompagna il dossier di candidatura, contenente motivazioni scientifiche e dettagli tecnici. Questo documento verrà esaminato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (Cniu) nel corso dell’estate, con l’obiettivo di procedere verso la prossima fase della candidatura.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha messo in evidenza l’importanza di una sinergia tra pubblico e privato per valorizzare la Via Francigena. Ha citato il protocollo d’intesa sottoscritto a Venezia con il Ministero della Cultura e l’assegnazione di due milioni di euro da parte del governo per la manutenzione dei percorsi. Giani ha affermato che questa collaborazione è fondamentale per “accendere i riflettori sull’autostrada del Medioevo”, una via di accesso al turismo slow, che permette di riscoprire il territorio attraverso modalità sostenibili come il trekking, il ciclismo e l’equitazione.

Opportunità per il turismo sostenibile

Francesco Palumbo, direttore della Fondazione Sistema Toscana, ha aggiunto che la candidatura della Via Francigena rappresenta una grande opportunità per avviare una vasta operazione di valorizzazione della bellezza diffusa della Toscana. I territori attraversati dal percorso beneficeranno di un marchio riconosciuto a livello mondiale, il che potrà attrarre un numero ancora maggiore di visitatori.

Il prossimo passo nella corsa verso la candidatura a patrimonio dell’umanità sarà la consegna, prevista entro settembre, del dossier preliminare. Questo dossier sarà valutato nel corso di un anno, con l’esito della valutazione atteso per ottobre 2026. Successivamente, si procederà alla stesura del dossier definitivo, che dovrà essere completato entro il primo febbraio 2028, con l’esito finale previsto per il 2029.

Nonostante le sfide che comporta l’aumento del numero di pellegrini lungo la Via Francigena, l’Associazione Europea delle Vie Francigene è determinata a promuovere un turismo sostenibile e responsabile. L’obiettivo è non solo quello di incrementare le presenze, ma anche di garantire che l’esperienza dei pellegrini sia autentica e rispettosa del patrimonio culturale e ambientale dei territori attraversati. La Via Francigena rappresenta un’opportunità per riscoprire antichi percorsi, tradizioni e stili di vita, contribuendo così alla valorizzazione di un patrimonio che è al tempo stesso materiale e immateriale.

In un mondo sempre più globalizzato, la Via Francigena si distingue come un cammino che unisce storia, cultura e spiritualità, offrendo a tutti coloro che viaggiano lungo il suo percorso un’esperienza unica e indimenticabile. Con la crescente attenzione verso il turismo sostenibile e la valorizzazione dei beni culturali, la Via Francigena si prepara a diventare una delle mete preferite non solo per i pellegrini, ma anche per chi cerca di riscoprire il significato profondo del viaggio.