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Borsa europea in balia dell’incertezza: Milano segna un -0,2%

Luca Carlini Giugno 10, 2025
Borsa europea in balia dell'incertezza: Milano segna un -0,2%

Borsa europea in balia dell'incertezza: Milano segna un -0,2%

Nella giornata di mercato odierna, i principali listini europei si muovono in maniera contrastante, mentre i future statunitensi si mostrano negativi. Questo scenario si verifica nel secondo giorno di negoziati tra Stati Uniti e Cina riguardo ai dazi, un tema che continua a preoccupare gli investitori di tutto il mondo. A Londra, la piazza finanziaria segna un modesto incremento dello 0,35%, mentre altre capitali europee mostrano segni di debolezza: Parigi scende dello 0,05%, Madrid perde lo 0,1%, Milano registra un calo dello 0,2% e Francoforte è in ribasso dello 0,35%.

Un elemento che ha influenzato negativamente i mercati sono i dati sul mercato del lavoro nel Regno Unito, che sono risultati peggiori delle attese. Nel mese di maggio, le richieste di sussidi sono aumentate di 33.100 unità, un incremento significativo rispetto alle 9.500 domande previste dagli analisti e alle 21.200 richieste registrate nel mese precedente. Questo aumento delle richieste potrebbe suggerire una certa fragilità nel mercato del lavoro britannico, un aspetto che potrebbe far riflettere le autorità monetarie sulle future politiche economiche.

Dall’Eurozona giungono notizie più incoraggianti, con la produzione industriale italiana che segna un incremento dell’0,3% su base annua. Questi dati potrebbero indicare una certa resilienza dell’economia italiana, che si sta lentamente riprendendo dopo le difficoltà legate alla pandemia di Covid-19. Inoltre, gli investitori attendono con interesse i dati sulla fiducia degli investitori in arrivo dall’Eurozona e quelli relativi alla fiducia delle piccole e medie imprese negli Stati Uniti, che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sull’andamento dell’economia globale. Domani, infine, sarà anche il giorno in cui verranno resi noti i dati sull’inflazione negli Stati Uniti, un altro fattore determinante per i mercati.

Movimenti di mercato e spread

In questo contesto, lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si assesta a 92 punti base. Il rendimento annuo dei titoli di stato italiani è in ribasso di 2,9 punti, portandosi al 3,46%, mentre il rendimento dei Bund tedeschi scende a 2,54%, con una diminuzione di 2,5 punti. Questi movimenti suggeriscono un certo ottimismo riguardo alla stabilità del debito sovrano italiano, nonostante le incertezze globali.

Sul fronte valutario, il dollaro statunitense mostra segni di risalita, scambiandosi a 0,88 euro, 144,74 yen e oltre quota 0,74 sterline. Anche i mercati delle materie prime risentono di questa volatilità: l’oro avanza dello 0,46%, arrivando a 3.329,9 dollari l’oncia, mentre il prezzo del greggio WTI segna un calo dello 0,09%, attestandosi a 65,26 dollari al barile. Il gas naturale, invece, scivola sotto quota 35 euro, segnando un ribasso del 2,12% a 34,85 euro al MWh.

Settori in evidenza

Nel panorama azionario, i produttori di semiconduttori si muovono in modo contrastante:

  1. Be guadagna l’1,18%
  2. Asml cede lo 0,21%
  3. Infineon perde lo 0,15%
  4. STMicroelectronics scende dello 0,27%

In ambito automobilistico, Stellantis accelera, con un incremento del 2,66%, beneficiando dei negoziati sui dazi. Seguono Ferrari con un +1,64% e Renault che segna un incremento dell’1,2%.

I titoli legati al settore energetico si comportano bene, con:

  1. BP in crescita dell’1,81%
  2. Shell che guadagna l’1,54%
  3. Eni con un +1,45%
  4. TotalEnergies che segna un incremento dell’1,4%

Anche i titoli del settore farmaceutico brillano, con:

  1. Tecan in aumento del 4,1%
  2. Novo Nordisk che guadagna il 3,03%
  3. Recordati con un incremento dell’1,2%

Questi risultati sono stati probabilmente favoriti dalle raccomandazioni positive degli analisti, che vedono opportunità di crescita in questi settori.

Al contrario, i titoli della difesa mostrano performance deludenti, con:

  1. Saab che perde il 4,36%
  2. Rheinmetall in calo del 2,96%
  3. Leonardo che scivola dell’1,8%

Anche il settore bancario si attesta su livelli negativi, con:

  1. Commerzbank che cede l’1,3%
  2. Popolare Sondrio in ribasso dell’1,47%
  3. Bper che perde l’1,45%
  4. Banco BPM in calo dell’1,16%
  5. MPS con una flessione dell’1,13%
  6. Intesa Sanpaolo che scende dello 0,8%
  7. Unicredit che registra una perdita dello 0,72%

In questo quadro di incertezze e movimenti contrastanti, gli investitori continuano a monitorare attentamente le notizie economiche e politiche, consapevoli che ogni sviluppo potrebbe influenzare significativamente le loro decisioni di investimento.

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