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Fratelli arrestati per omicidio: il padre nascosto in una cassapanca sul terrazzo a Napoli

Luca Carlini Giugno 7, 2025
Fratelli arrestati per omicidio: il padre nascosto in una cassapanca sul terrazzo a Napoli

Fratelli arrestati per omicidio: il padre nascosto in una cassapanca sul terrazzo a Napoli

Un dramma familiare ha scosso profondamente Quarto, un comune in provincia di Napoli, dove due fratelli, Andrea e Michele Di Gennaro, sono stati arrestati con l’accusa di aver ucciso il padre, Antonio Di Gennaro. La vicenda è emersa il 3 giugno, quando la compagna della vittima ha denunciato la sua scomparsa. Le indagini hanno rivelato un epilogo drammatico: il cadavere di Antonio è stato trovato incellofanato e nascosto in una cassapanca sul terrazzo, un dettaglio che ha lasciato sgomenti gli inquirenti e l’opinione pubblica.

La scoperta del delitto

L’operazione che ha portato all’arresto dei due fratelli è stata rapida e incisiva. Dopo la denuncia della compagna di Antonio, i carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini, eseguendo perquisizioni e raccogliendo testimonianze. La casa di Antonio, sebbene fosse di sua proprietà, era poco frequentata da lui stesso, poiché si era trasferito a Napoli. Questa situazione ha sollevato molte domande sulle dinamiche familiari che avrebbero potuto portare a un atto così estremo.

Le circostanze dell’omicidio

Secondo la ricostruzione fornita dai due indagati, l’omicidio sarebbe avvenuto il giorno della scomparsa. I fratelli, entrambi professionisti (Andrea è un ingegnere biomedico e Michele un personal trainer), avrebbero agito con premeditazione. La loro versione dei fatti riporta che:

  1. Avrebbero somministrato un sonnifero al padre, mescolandolo nel caffè.
  2. Avrebbero soffocato Antonio con un cuscino.

Questo agghiacciante racconto ha messo in luce un movente economico: i due desideravano ottenere il controllo della pensione di reversibilità della madre, deceduta, che il padre si era rifiutato di condividere.

In un primo momento, i Di Gennaro avevano raccontato alla compagna che il padre era partito all’estero con un’altra donna, una menzogna che si è rivelata insostenibile. Mentre le indagini proseguivano, i carabinieri hanno messo sotto pressione i due fratelli, che hanno confessato il delitto poco prima dell’inizio della perquisizione.

Le ripercussioni sulla comunità

La scoperta del cadavere ha scosso la comunità locale, sollevando interrogativi sulle dinamiche di una famiglia che sembrava normale. Gli inquirenti stanno continuando a raccogliere informazioni per chiarire ogni aspetto della vicenda, comprese le interazioni precedenti tra padre e figli e il contesto in cui si è consumato il delitto. Si indaga anche sulla vita dei fratelli per comprendere se vi siano stati precedenti di conflitti familiari o problematiche economiche.

La notizia ha suscitato un’ondata di shock tra gli abitanti di Quarto, molti dei quali conoscevano la famiglia Di Gennaro. Antonio è descritto come un uomo tranquillo, mentre i due fratelli non hanno precedenti penali, rendendo la vicenda ancora più difficile da accettare per la comunità.

La giustizia italiana sta ora facendo il suo corso, con i due fratelli in attesa di affrontare le conseguenze delle loro azioni in un processo che promette di rivelare ulteriori dettagli inquietanti. Le indagini sono destinate a proseguire, con la speranza che emergano ulteriori elementi per comprendere le motivazioni che hanno portato a questo omicidio, un evento che ha colpito profondamente non solo i diretti coinvolti, ma anche l’intera comunità di Quarto e oltre.

La vicenda di Andrea e Michele Di Gennaro rappresenta un tragico esempio di come le tensioni economiche e le dinamiche familiari possano degenerare in atti di violenza, portando a conseguenze irreversibili. In un momento in cui le famiglie affrontano sfide sempre più pressanti, è fondamentale riflettere su come la comunicazione e il supporto possano aiutare a prevenire simili tragedie.

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