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Caro-spiagge: Federconsumatori segnala un aumento del 2,3% per l’estate 2023

Luca Carlini Giugno 7, 2025
Caro-spiagge: Federconsumatori segnala un aumento del 2,3% per l'estate 2023

Caro-spiagge: Federconsumatori segnala un aumento del 2,3% per l'estate 2023

Con l’arrivo del weekend, la stagione balneare entra nel vivo e, con il caldo estivo, si fanno sentire anche i primi rincari per i servizi legati al mare. Secondo un recente monitoraggio dell’osservatorio nazionale Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione Isscon, i costi delle spiagge aumentano mediamente del 2,3% rispetto al 2024. Questo incremento si inserisce in un contesto più ampio, dove, negli ultimi tre anni, i servizi balneari hanno registrato un aumento complessivo dell’8%.

Aumenti dei costi per l’accesso ai lidi

Analizzando i dati a livello nazionale, emerge che il costo giornaliero per l’accesso ai lidi è quello che ha subito l’aumento maggiore, con un +3%. Anche il noleggio di attrezzature come pedalò, stand up paddle (SUP) e canoe, sempre più apprezzate dai bagnanti, ha visto un incremento del 2%, sebbene questo arrivi dopo il notevole balzo del 10% registrato lo scorso anno. D’altro canto, il costo dell’abbonamento stagionale rimane invariato, mostrando una diminuzione di interesse tra i consumatori italiani, che si orientano sempre più verso modalità di fruizione flessibili.

Rincari regionali e strategie di risparmio

Federconsumatori ha sottolineato che, sebbene gli aumenti siano contenuti, non sono uniformi su tutto il territorio nazionale. La Regione che ha registrato i maggiori rincari è la Sicilia, dove i prezzi sono aumentati del 6% rispetto al 2024. Segue la Sardegna con un aumento del 4%, mentre le regioni come Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata e Liguria hanno visto un incremento del 3%.

Il contesto economico attuale, caratterizzato da una crescente difficoltà nei bilanci familiari, costringe i cittadini a cercare soluzioni per risparmiare durante le vacanze estive. Tra le strategie più diffuse, si possono citare:

  1. Formule brevi di fruizione: Molti stabilimenti offrono ora opzioni come happy hour o accesso per mezza giornata, consentendo ai bagnanti di usufruire dei servizi a prezzi più contenuti.
  2. Noleggio di attrezzature: Utilizzo di app e piattaforme online per mettere a disposizione di altri utenti le attrezzature per il mare a prezzo scontato.
  3. Pacchetti all-inclusive: Offerte che combinano diversi servizi, come accesso alla spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio di attrezzature, con prezzi che variano generalmente da 35 a 50 euro.

Monitoraggio dei prezzi e sostenibilità

Questo aumento dei costi non sorprende, considerando che la stagione estiva è tradizionalmente un periodo di picco per i prezzi nella ristorazione e nei servizi turistici. Tuttavia, è fondamentale che le associazioni dei consumatori e le autorità locali vigilino affinché gli aumenti siano giustificati e non si trasformino in speculazioni.

In questo contesto, l’appello di Federconsumatori è chiaro: è necessario un monitoraggio costante dei prezzi e una maggiore trasparenza da parte degli operatori del settore. Solo in questo modo si potrà garantire un’esperienza di vacanza equa e accessibile per tutti.

Inoltre, la questione del caro-spiagge si interseca con il dibattito più ampio sul turismo sostenibile e sull’importanza di preservare le risorse naturali. La crescita del turismo balneare comporta anche responsabilità nei confronti dell’ambiente, e molte strutture stanno cercando di adottare pratiche più sostenibili per attrarre una clientela sempre più consapevole.

Infine, mentre l’estate si avvicina e i bagnanti iniziano a popolari le coste italiane, è chiaro che il tema dei costi e dell’accessibilità ai servizi balneari rimarrà al centro dell’attenzione. Con l’aumento dei prezzi, le famiglie italiane dovranno continuare a essere intelligenti e strategiche nelle loro scelte, cercando soluzioni che permettano di godere delle bellezze del mare senza gravare eccessivamente sul bilancio familiare.

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