
Bonus nido 2025: come funziona, chi può ottenerlo e cosa cambia davvero quest’anno - Smetteredilavorare.it
Il nuovo Bonus Nido 2025 arriva con importi più alti, requisiti più accessibili e una scadenza chiara. Scopri tutte le istruzioni INPS per non perdere il contributo.
Con la circolare INPS n. 60 del 20 marzo 2025, sono state pubblicate le istruzioni operative per accedere al Bonus Nido 2025, una delle misure di sostegno più importanti per le famiglie con figli fino a 3 anni che frequentano asili nido pubblici o privati autorizzati. La novità più significativa riguarda l’aumento dell’importo massimo erogabile, che passa da 3.000 a 3.600 euro annui per le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, ma solo per i bambini nati dal 1° gennaio 2024 in poi.
Tutti gli importi aggiornati: quanto spetta in base all’ISEE
L’importo erogabile cambia in base all’anno di nascita del bambino e all’ISEE della famiglia:
3.600 euro annui per figli nati dal 1° gennaio 2024 con ISEE fino a 40.000 euro
3.000 euro per famiglie con ISEE fino a 25.000 euro (figli nati prima del 2024)
2.500 euro per ISEE tra 25.001 e 40.000 euro
1.500 euro in assenza di ISEE o per ISEE superiore a 40.000 euro

Inoltre, dal 2025 è stato eliminato il requisito che imponeva la presenza di un secondo figlio minore di 10 anni per ottenere l’importo massimo. Ora anche le famiglie con un solo figlio possono accedere al contributo pieno. Altra novità importante: l’Assegno Unico 2023 non viene più calcolato nell’ISEE 2025, il che può facilitare l’accesso a fasce più vantaggiose.
Il bonus copre le rette degli asili nido e, per i bambini affetti da gravi patologie croniche, può essere erogato anche per assistenza domiciliare, previa presentazione di certificato medico.
Come richiedere il bonus e quali documenti servono
La domanda si presenta online sul sito INPS dal 24 marzo al 31 dicembre 2025, utilizzando SPID, CIE o CNS. È necessario allegare:
Ricevute di pagamento delle rette
Attestazione di frequenza del nido
In caso di assistenza domiciliare, certificato medico e residenza condivisa del genitore con il minore
Attenzione: se i dati ISEE risultano errati o incompleti, l’INPS applicherà l’importo minimo (1.500 euro) fino alla rettifica della DSU.
Il contributo viene erogato mensilmente, sul conto corrente del genitore che effettua i pagamenti. La regolarità della documentazione e la continuità nei versamenti sono requisiti essenziali per ricevere il bonus senza interruzioni.
Il Bonus Nido 2025 è più accessibile che mai, ma va richiesto con attenzione. Con importi aumentati, requisiti più semplici e domanda online, è l’occasione giusta per risparmiare migliaia di euro sulle spese per i tuoi figli.