
Rossi di Enel: come Pioneer garantisce stabilità alla rete e riduce i rischi economici
Il mondo dell’energia sta attraversando una trasformazione significativa, e uno dei protagonisti di questa evoluzione è Nicola Rossi, responsabile dell’innovazione di Enel. Durante la presentazione del progetto Pioneer, un sistema innovativo di accumulo di energia rinnovabile, Rossi ha sottolineato l’importanza della tecnologia di storage, che emerge come una soluzione cruciale per affrontare le sfide energetiche del futuro.
il potenziale della tecnologia di accumulo
Secondo Rossi, il sistema di accumulo è una tecnologia ancora giovane, ma sta mostrando un potenziale straordinario. “La discesa dei prezzi è dovuta all’innovazione di scala”, ha spiegato, evidenziando che il settore sta crescendo a un ritmo impressionante, con una crescita annua di circa il 70%. Questa crescita è intimamente legata all’espansione delle energie rinnovabili, poiché lo storage non solo le integra, ma le ottimizza. Infatti, il sistema di accumulo consente di:
- Immagazzinare l’energia prodotta quando le fonti rinnovabili sono al massimo della loro capacità.
- Rilasciare l’energia immagazzinata quando la domanda è più alta.
- Garantire una fornitura continua e affidabile di energia.
il progetto pioneer e la sostenibilità
Il progetto Pioneer, sviluppato in collaborazione con Aeroporti di Roma presso l’aeroporto di Fiumicino, rappresenta un passo avanti significativo verso la decarbonizzazione dello scalo. Questo sistema innovativo riutilizza le batterie delle auto elettriche, contribuendo non solo alla sostenibilità ambientale, ma anche alla stabilità della rete elettrica. Rossi ha sottolineato che “c’è bisogno di una tecnologia che sposti l’energia da quando viene prodotta a quando viene usata”, e ha aggiunto che lo storage fornisce stabilità alla rete in termini di tensione e potenza, riducendo al contempo i rischi economici per i fornitori di energia.
esperienze e innovazione continua
Rossi ha anche menzionato un progetto pilota avviato da Enel nel 2020, che ha anticipato l’importanza delle tecnologie di accumulo. Si tratta dell’impianto ‘Second Life’ a Melilla, in Spagna, dove sono state utilizzate batterie usate delle auto elettriche. Questo impianto, entrato in funzione nel 2022, ha dimostrato l’efficacia dello storage, riducendo i distacchi di carico per malfunzionamenti e mantenendo la qualità del servizio elettrico senza segnalare fenomeni di degradazione. “Ci siamo quindi convinti dal punto di vista tecnico che potesse funzionare”, ha commentato Rossi, evidenziando come l’esperienza acquisita abbia reso possibile lo sviluppo di Pioneer.
Il progetto Pioneer ha ricevuto un finanziamento dal Fondo per l’Innovazione della Commissione Europea, che ha permesso di scalare l’iniziativa. Rossi ha sottolineato l’importanza di questo supporto, che consente di continuare a sviluppare tecnologie innovative per affrontare le sfide energetiche. Tuttavia, ha messo in guardia: “Abbiamo raggiunto un ottimo punto, ma è solo un punto di partenza e non di arrivo”. Questo indica la volontà di Enel di continuare a investire e innovare nel settore dell’energia rinnovabile e dello storage.
Con progetti come Pioneer, Enel dimostra di essere all’avanguardia nell’innovazione energetica, contribuendo a costruire un sistema elettrico più robusto e meno vulnerabile ai rischi economici. La capacità di immagazzinare energia in modo efficiente e sostenibile rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione di un futuro energetico basato su fonti rinnovabili, dove l’energia è disponibile quando e dove è necessaria.