
Il mistero del giorno del delitto a Garlasco: contatti ignorati e un addio inquietante
Il delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a generare interrogativi e a far emergere dettagli inquietanti. Le indagini attuali si concentrano su contatti telefonici cruciali, in particolare quelli di Andrea Sempio e di Marco Poggi, il fratello della vittima. Nonostante questi contatti non siano stati menzionati nei verbali originali, sono stati registrati dalle celle telefoniche della zona nel giorno del delitto. Questo aspetto, apparentemente trascurato, potrebbe rivelarsi fondamentale per comprendere le dinamiche che hanno preceduto l’omicidio.
I contatti tra Chiara e le gemelle Cappa
Uno dei nodi cruciali riguarda i contatti tra Chiara Poggi e le gemelle Paola e Stefania Cappa. Stefania ha dichiarato di aver contattato Chiara il 12 agosto, il giorno prima del delitto, ma dai tabulati non risulta alcuna chiamata. Inoltre, ha affermato di aver instaurato un rapporto molto stretto con Chiara dal maggio 2007, sostenendo che si vedevano quasi ogni giorno. Tuttavia, le verifiche effettuate dai carabinieri hanno rivelato che i contatti telefonici non confermano questa affermazione. Gli amici comuni di Chiara e Stefania non erano a conoscenza di un legame così stretto, sollevando dubbi sull’affidabilità delle dichiarazioni di Stefania.
- Contatti telefonici non confermati: I tabulati non mostrano alcuna chiamata tra Chiara e Stefania.
- Rapporto stretto non corroborato: Gli amici non confermano un legame così intimo tra le due.
Nel giugno 2008, quasi un anno dopo l’omicidio, una nota dei carabinieri di Vigevano ha escluso il coinvolgimento delle gemelle Cappa nel delitto. Il documento evidenziava l’assenza di morbosità o costanza nei rapporti tra Chiara e le gemelle, ponendo interrogativi sulle motivazioni di Stefania nel raccontare una storia così diversa dalla verità .
La relazione tra Chiara e Alberto Stasi
Un altro aspetto da considerare è la relazione tra Chiara Poggi e Alberto Stasi, il suo fidanzato all’epoca del delitto. Stasi, condannato a 16 anni di carcere, potrebbe aver avuto un ruolo più complesso di quanto inizialmente si pensasse. Le dichiarazioni di amici e colleghe di Chiara suggeriscono che la sua vita privata fosse più intricata rispetto a quanto apparente. Alcuni testimoni affermano che Chiara avesse due cellulari e che ci fossero strani “intrallazzi” con altri ragazzi. Tuttavia, le indagini non sono riuscite a fare chiarezza su questi aspetti, lasciando spazio a congetture e supposizioni.
Le indagini sul Santuario della Bozzola
Le frequentazioni di Chiara al Santuario della Bozzola sono ora al centro di nuove indagini. Questo luogo è stato recentemente coinvolto in uno scandalo legato a un caso di ricatto a sfondo sessuale nei confronti dell’ex rettore don Gregorio Vitali. Mentre i genitori di Chiara hanno sempre smentito che la figlia frequentasse il santuario, l’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, sostiene il contrario, affermando che Chiara vi partecipava per la festa del lunedì di Pasqua. Diverse testimonianze corroborano questa versione, suggerendo che Chiara fosse a conoscenza di informazioni potenzialmente pericolose.
Secondo Lovati, questa potrebbe essere una delle motivazioni dietro l’omicidio: Chiara avrebbe scoperto qualcosa che non avrebbe dovuto sapere, portando qualcuno a decidere di eliminarla per silenziarla.
Il caso di Chiara Poggi si configura quindi come un intricato puzzle, in cui ogni pezzo, ogni contatto telefonico e ogni relazione personale possono nascondere indizi fondamentali. Le nuove indagini si focalizzano su elementi finora trascurati, cercando di ricostruire un quadro più chiaro di eventi che hanno scosso profondamente la comunità di Garlasco. In un contesto di mistero e rivelazioni, il delitto di Chiara Poggi continua a essere uno dei casi più controversi e inquietanti della cronaca italiana.