Garlasco: nuovi indizi sul delitto di Chiara e il mistero della borsetta scomparsa

Garlasco: nuovi indizi sul delitto di Chiara e il mistero della borsetta scomparsa
Il caso di Chiara Poggi, una giovane donna assassinata brutalmente il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco, continua a generare interrogativi e interesse. Recenti sviluppi nelle indagini hanno portato alla luce informazioni rilevanti riguardanti Andrea Sempio, l’unico indagato accusato di omicidio volontario in concorso con ignoti. In particolare, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su sei contatti telefonici avvenuti tra Sempio e due amici, Mattia Capra e Roberto Freddi, subito dopo il delitto.
Le comunicazioni di Sempio agli amici
Secondo quanto riportato nell’edizione odierna de La Stampa, Sempio avrebbe contattato telefonicamente i due amici in sei occasioni tra le 9.58 e le 12.18 del 13 agosto. Questi dettagli, non registrati nei verbali delle prime indagini, potrebbero influenzare le tempistiche e le modalità del delitto. La ricostruzione del processo Stasi bis aveva stabilito che Chiara fu uccisa tra le 9.12, quando l’allarme venne disattivato, e le 9.36, quando Alberto Stasi, allora fidanzato della vittima, iniziò a lavorare alla sua tesi universitaria. Tuttavia, la procura di Pavia ha ampliato l’orizzonte temporale delle indagini, suggerendo che gli eventi potessero essersi verificati in un intervallo più ampio, dalle 7 del mattino fino alle 14.
Le sei comunicazioni tra Sempio e i suoi amici comprendono:
- 9.58 – Prima chiamata a Capra (senza risposta).
- 11.10 – Capra invia un messaggio a Sempio.
- 11.10 – Sempio richiama Capra (conversazione di circa 40 secondi).
- 11.59 – Sempio contatta Freddi via SMS.
- 12.12 – Freddi risponde a Sempio.
- 12.18 – Sempio replica a Freddi e chiama nuovamente Capra.
Queste comunicazioni, che potrebbero sembrare normali tra amici, sono diventate oggetto di studio per gli investigatori, che le considerano potenzialmente significative. Tuttavia, l’analisi dei tabulati telefonici è complessa, poiché nel 2007 erano stati richiesti solo per Alberto Stasi. Attualmente, il Nucleo investigativo di Milano ha accesso solo ai dati generali della cella di Garlasco, che hanno già fornito alcuni spunti.
La scomparsa della borsetta di Chiara
Un altro aspetto inquietante del caso riguarda la misteriosa scomparsa della borsetta di Chiara. Questo accessorio, immortalato in una delle prime fotografie scattate dalla polizia, è svanito nel nulla. La borsetta, una Pinko bag, potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini, in quanto conteneva uno scontrino della pizza consumata con Alberto Stasi la sera prima del delitto. Tuttavia, nei verbali delle indagini del 2007 non vi è traccia di questo oggetto.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Libero, la borsetta sarebbe stata inizialmente acquisita e poi restituita alla famiglia Poggi, ma successivamente rubata dopo il trasferimento della famiglia a Gropello Cairoli. Non risultano denunce riguardo a questo furto, aggiungendo confusione e mistero al caso.
Interrogativi senza risposta
Le domande rimangono molte: quanto erano frequenti le visite del gruppo di amici di Marco Poggi alla casa di Chiara? Avevano accesso a tutte le stanze della villetta o solo al pianoterra e alla camera di Chiara? Questi interrogativi continuano a essere al centro delle indagini, mentre gli investigatori lavorano per fare luce su un caso che ha scosso l’opinione pubblica e continua a sollevare dubbi. Il mistero si infittisce, e l’attenzione rimane alta mentre nuove piste e indizi emergono, portando a riconsiderare la verità sull’omicidio di Chiara Poggi e sulle persone che le erano vicine.