Il padre del femminicida rompe il silenzio: «Chiedo scusa a tutti, Alessio mi aveva assicurato di non essere coinvolto»

Il padre del femminicida rompe il silenzio: «Chiedo scusa a tutti, Alessio mi aveva assicurato di non essere coinvolto»
La tragedia che ha colpito Afragola, un comune in provincia di Napoli, ha lasciato la comunità in uno stato di incredulità e dolore. Domenico Tucci, il padre di Alessio, il 19enne reo confesso dell’orrendo femminicidio di Martina Carbonaro, una ragazza di appena 14 anni, ha rilasciato dichiarazioni toccanti ai giornalisti davanti alla sua abitazione. “Chiedo scusa a tutti, non ce lo saremmo mai aspettati, siamo distrutti. Mio figlio è un bravo ragazzo, Martina era come una figlia per me e mia moglie”, ha affermato visibilmente scosso. La brutalità del delitto, avvenuto il 28 maggio 2025, ha colpito duramente non solo la famiglia della vittima, ma anche l’intera comunità.
la dinamica del delitto
Martina è stata uccisa in modo violento, colpita a morte con delle pietre. Secondo il padre di Alessio, il giovane era preoccupato per la nuova relazione che Martina stava intrattenendo. “Alessio voleva scoprire chi fosse il nuovo ragazzo di Martina. Non era ossessionato, ma innamorato. Stavano crescendo insieme e sapere che lei chattava con un altro lo ha sconvolto”, ha spiegato Domenico.
Il papà di Alessio ha raccontato di come, durante le ricerche di Martina, il figlio si presentasse tranquillo e sereno. “Gliel’ho chiesto: ‘Alessio, mica hai fatto qualcosa?’. Lui mi ha sempre risposto ‘no, papà’”, ha dichiarato. È in questo contesto che si è svolta la drammatica vicenda: Alessio era presente durante le ricerche, affiancando il padre e partecipando attivamente alla disperata ricerca della ragazza. “È venuto a casa, ha fatto una doccia e mi ha detto che non aveva fatto niente. Poi all’improvviso sono arrivati i carabinieri e l’hanno portato via”, ha aggiunto con un tono di incredulità.
il dolore dei genitori di martina
Le parole di Domenico Tucci hanno suscitato una forte emozione nei cronisti, specialmente quando ha confermato che sua moglie aveva avvisato la madre di Martina di prestare attenzione, poiché aveva scoperto che la giovane frequentava più di un ragazzo. Questo elemento ha gettato ulteriore luce sulla complessità delle relazioni tra i giovani coinvolti.
Dall’altra parte, il dolore dei genitori di Martina, Marcello Carbonaro ed Enza Cossentino, è palpabile. Marcello ha raccontato di come Alessio avesse partecipato alle ricerche della figlia, senza che lui sospettasse nulla. “L’assassino di mia figlia era in macchina con me e non lo sapevo. Quando l’ho chiamato, mi ha detto che lei aveva preso la sua strada e lui la sua”, ha dichiarato, visibilmente scosso. Le parole di Enza, la madre di Martina, sono cariche di tristezza e rabbia: “Si è fatto una doccia, cioè si è tolto i panni sporchi del delitto”, ha affermato, chiedendo giustizia e un ergastolo per Alessio.
le rivelazioni sulla relazione tra martina e alessio
Le rivelazioni di Enza continuano a gettare ombre sul passato della relazione tra Martina e Alessio. “Tre settimane fa ho saputo che Alessio diede uno schiaffo a mia figlia. Avevo una cena a casa e non abbiamo potuto parlarne. Poi, in camera, Martina ha confessato di aver sopportato tanto, anche uno schiaffo, e di aver sbagliato ad accettare queste cose. Mia figlia mi ha sempre parlato bene del fidanzato, ma ora ho il dubbio che sia successo di più e che lei abbia taciuto”, ha dichiarato con un profondo rammarico.
L’inchiesta sul femminicidio di Martina Carbonaro è in corso, con il giovane Alessio Tucci attualmente detenuto e accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. L’udienza di convalida del fermo si terrà venerdì 30 maggio 2025, presso il carcere di Poggioreale, dove Alessio è assistito dall’avvocato Mario Mangazzo. L’autopsia sul corpo della giovane vittima è programmata per il 3 giugno e sarà affidata a un perito, mentre i genitori di Martina sono seguiti legalmente dall’avvocato Sergio Pisani.
La comunità di Afragola è scossa e in lutto, mentre le domande su come sia potuto accadere un simile orrore restano senza risposta. Questo tragico evento solleva interrogativi non solo sulla dinamica della relazione tra i due ragazzi, ma anche sulle misure di prevenzione e protezione nei confronti delle giovani donne, spesso vittime di violenza.
La storia di Martina Carbonaro è un doloroso promemoria della necessità di affrontare con serietà e urgenza il tema della violenza di genere, un fenomeno che continua a colpire in modo devastante la società. Con l’avanzare delle indagini e la consapevolezza crescente, la speranza è che eventi simili possano essere prevenuti in futuro, attraverso la sensibilizzazione e l’educazione.